Gianfranco Maraniello. Foto © Jacopo Salvi.

Gianfranco Maraniello al Madre

Gianfranco Maraniello al Madre: AMACI e un anno di mostre dedicate a Mimmo Jodice

Gli eventi previsti in occasione della dodicesima Giornata del Contemporaneo AMACI avranno inizio al Madre mercoledì 12 ottobre (ore 18:00, Sala delle Colonne, primo piano) con l’incontro pubblico fra l’artista Mimmo Jodice e Gianfranco Maraniello, presidente di AMACI-Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e direttore del MART-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Introducono Pierpaolo Forte, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, e Andrea Viliani, direttore del museo Madre .

Durante l’incontro verranno presentate le due grandi mostre dedicate dal Madre e dal MART (entrambi membri AMACI) nel 2016 a Mimmo Jodice: la mostra retrospettiva in corso al museo Madre (Attesa 1960-2016, fino al 24 ottobre) e la mostra al MART Mimmo Jodice. Dalla Collezione “I Cotroneo”, svoltasi dal 16 aprile al 5 giugno 2016, di cui verrà presentata una dettagliata documentazione video. Quest’ultima mostra ha avuto come suo fulcro la serie Mediterraneo, realizzata da Jodice alla metà degli anni Novanta e custodita integralmente nelle collezioni del MART grazie al sostegno dei collezionisti Anna Rosa e Giovanni Cotroneo. Mediterraneo rappresenta un momento fondamentale nella ricerca di uno tra i maggiori maestri italiani della fotografia italiana e internazionale, nel suo percorso incentrato sull’esplorazione del mito, della storia, della memoria, e del paesaggio.

Questa collaborazione fra due musei AMACI, nella promozione e nel sostegno alla ricerca artistica italiana, sarà anche l’occasione per illustrare un progetto pluriennale come la Giornata del Contemporaneo AMACI che, sabato 15 ottobre, vedrà al Madre protagonista proprio Mimmo Jodice.
In qualità di Presidente AMACI, Maraniello discuterà con il pubblico la finalità di questa giornata in cui, una volta l’anno, dal 2005 – non solo nei 24 musei aderenti a AMACI, ma ormai in più di mille luoghi d’arte in tutto il paese, e con una sempre crescente partecipazione di pubblico – l’arte contemporanea diventa catalizzatore di energie culturali, civili e produttive, motore di crescita e di sviluppo, fattore di coesione sociale, occasione di incontro e confronto. Come esemplarmente dimostra anche l’immagine di questa edizione, l’Europa cancellata che incontra e si confonde con il Mediterraneo, dell’artista Emilio Isgrò.