Ludovica Nasti (Lila Bambina) ed Elisa Del Genio (Elena bambina). Foto di Eduardo Castaldo. ©Wildside/Umedia

L’amica geniale. Visioni dal set

06.07 — 09.09.2019

Orari e biglietti

La Film Commission Regione Campania e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee presentano L’amica geniale. Visioni dal set, una mostra di Eduardo Castaldo, a cura di Silvia Salvati e Andrea Viliani. 

Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative culturali promosse dalla Regione Campania in occasione della 30° Summer Universiade Napoli 2019. 

La mostra si sviluppa tra le sale del Madre, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania, la Biblioteca Giulio Andreoli e le strade del Rione Luzzatti a Napoli – che fanno da sfondo alla saga letteraria firmata da Elena Ferrante, pubblicata in Italia da Edizioni E/O,  e alla prima stagione della serie televisiva diretta da Saverio Costanzo, una serie HBO – RAI FICTION e TIMVISION, prodotta da Fandango e Wildside in collaborazione con RAI FICTION, TIMVISION, HBO Entertainment, in co-produzione con Umedia e distribuita internazionalmente da Fremantle in collaborazione con Rai Com.

In esposizione circa 100 scatti di Eduardo Castaldo, pluripremiato fotoreporter e fotografo di scena ufficiale della serie, tra immagini di scena, ritratti e fotografie di backstage, oltre ad opere di street art e murales ispirati ai personaggi della fiction.

 

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«Mi sono seduta alla scrivania. […] Vediamo chi la spunta questa volta, mi sono detta. Ho acceso il computer e ho cominciato a scrivere ogni dettaglio della nostra storia, tutto ciò che mi è rimasto in mente.»

Iniziano così la quadrilogia de L’amica geniale scritta da Elena Ferrante e la serie televisiva diretta da Saverio Costanzo: aprendo una finestra di visione sulla storia di Elena Greco, detta Lenù, e Raffaella Cerullo, detta Lila. Storia di amicizia e di conflitto, di legame e rivalità, di crescita e di vita. Un racconto letterario e visivo messo in scena dalla Film Commission Regione Campania e dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee attraverso il lavoro del fotografo Eduardo Castaldo (Napoli, 1977), realizzato sul set della fiction giorno dopo giorno, scena dopo scena, catturando col proprio obiettivo l’enigma degli opposti destini delle protagoniste. Attimi, momenti, intrecci, situazioni, che rievocano la parola scritta e al tempo stesso mostrano il lavoro del cinema, restituendoci, attraverso le sue visioni, la potenza narrativa del romanzo.

L’amica geniale. Visioni dal set è un progetto espositivo articolato in più sezioni e in più luoghi: al museo Madre e al rione Luzzatti, periferia est di Napoli. Ciascun “capitolo” della mostra è concepito come singolo episodio all’interno di una trama espositiva più articolata, in cui immergersi e dalla quale farsi trasportare, che si dipana in segmenti diversi e focus dettagliati.

Al Madre, gli spazi del Mezzanino introducono all’universo esistenziale del romanzo e alla sua rappresentazione nella fiction televisiva, presentando, come in un album di famiglia, le protagoniste, i comprimari e le famiglie di appartenenza. Il percorso prosegue in Sala delle Colonne, conducendo il visitatore nel cuore del lavoro di produzione, mostrato in più sezioni, ciascuna articolata in dialogo con l’altra, mettendo in primo piano: gli episodi e le scene salienti, la specificità delle professioni cinematografiche, la potenza attoriale e la straordinaria bellezza di Napoli e del territorio campano che hanno fatto da cornice e location per le riprese.

Al rione Luzzatti, gli spazi della Biblioteca Giulio Andreoli ospitano un focus sull’universo dell’infanzia e la formazione delle protagoniste. Una sorta di location aggiuntiva, rispetto alle più note Piazza del Plebiscito o Spaccanapoli, che mira ad attirare il visitatore, conducendolo ad esplorare il quartiere e le sue strade, ad attraversare i luoghi reali nei quali, nel corso della lettura, ha immaginato Lila e Lenù incontrarsi, perdere le proprie bambole, fare amicizia, leggere Piccole Donne e crescere. Grazie ad un intervento di public art appositamente ideato da Castaldo, il visitatore sarà condotto ad oltrepassare il tunnel della fuga verso il mare, a sedersi nella piazzetta, a riconoscere grate, finestre, portoni, cancelli, vicoli e angoli di un racconto letto, immaginato, messo in scena e, fino ad ora, mai esperito. Rievocando lo stesso metodo compositivo del romanzo originale – il racconto nel racconto che ha inizio nelle parole pronunciate da Lenù per richiamare Lila dalla sparizione – la mostra si compone sovrapponendo più piani espositivi, aumentando i confini del percorso installativo: “smarginando” la definizione stessa di progetto espositivo, per estendersi, come ogni forma d’arte sa fare, alla vita.

Rimandando alla dinamica di fidelizzazione di una saga televisiva e di un romanzo di appendice, la mostra si costruisce nell’attesa del seguito che, se nell’800 portava il lettore del feuilleton a comprare il numero successivo e oggi inchioda lo spettatore allo schermo, spinge anche il pubblico del museo a voler vedere di più, approfondire la conoscenza, andare oltre…

Elena Ferrante

Elena Ferrante (Napoli, 1943) è autrice de L’amore molesto, da cui Mario Martone ha tratto il film omonimo. Dal romanzo successivo, I giorni dell’abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza. Nel volume La frantumaglia racconta la sua esperienza di scrittrice. Nel 2006 le Edizioni E/O hanno pubblicato il romanzo La figlia oscura, nel 2007 il racconto per bambini La spiaggia di notte illustrato da Mara Cerri e nel 2011 il primo capitolo de L’amica geniale, seguito nel 2012 dal secondo, Storia del nuovo cognome, nel 2013 dal terzo, Storia di chi fugge e di chi resta, e nel 2014 dal quarto e ultimo, Storia della bambina perduta. Nell’autunno del 2018 è andata in onda, in Italia su Rai 1 e TIMVISION e negli Stati Uniti su HBO, la prima stagione della serie tratta dal romanzo L’amica geniale, con la regia di Saverio Costanzo.

Saverio Costanzo

Saverio Costanzo (Roma, 1975) firma la sua prima regia con il lungometraggio Private, ricevendo nel 2004 il Pardo d’Oro e il Premio per il miglior attore protagonista al Locarno Film Festival. Nel 2006 realizza il suo secondo lungometraggio, In memoria di me, selezionato in concorso alla Berlinale 2007. Il 2010 è l’anno del suo terzo lungometraggio, La solitudine dei numeri primi, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Giordano, con cui partecipa in concorso alla 67° Biennale di Venezia. Nel 2014 dirige Hungry Hearts, presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove ha vinto due Coppe Volpi per le interpretazioni dei protagonisti, Alba Rohrwacher e Adam Driver. Dirige poi per Sky Cinema l’adattamento italiano di In Treatment – Stagione 1, 2 e 3, l’omonima serie HBO tratta dal format israeliano creato da Hagai Levi. Nel 2018 dirige la prima stagione della serie televisiva L’amica geniale, basata sui romanzi di Elena Ferrante.

Eduardo Castaldo

Eduardo Castaldo (Napoli, 1977) è un fotografo italiano. Inizia la sua carriera ad Acerra nel 2006 documentando l’emergenza rifiuti e il dolore della sua terra. Dal 2007 al 2014 lavora come fotogiornalista free-lance dal Medio Oriente per testate internazionali fra le quali “TIME Magazine”, “Newsweek”, “Le Monde”, “Internazionale”, “The Guardian”, “DerSpiegel”, “L’Espresso”, “IoDonna” e “Il Venerdì”. Per il lavoro sulla rivoluzione egiziana riceve numerosi riconoscimenti tra i quali, nel 2012, il World Press Photo nella sezione Sport News e due Photographer of the Year International. Nello stesso anno fa la sua prima esperienza sul set, lavorando come fotografo di scena al film di Matteo Garrone Reality, vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes nel 2012. Un’esperienza proseguita con Nevia, debutto alla regia di Nunzia De Stefano, e culminata con la collaborazione con Saverio Costanzo per la serie televisiva L’amica geniale. Dal 2016, con lo pseudonimo “edie”, realizza interventi di street art, elaborando e trasformando i suoi lavori fotografici in relazione con il contesto urbano. È autore del progetto di arte pubblica dedicato alla serie L’amica geniale realizzato nel rione Luzzatti, il cui primo intervento è stato realizzato presso la Biblioteca Giulio Andreoli nel gennaio 2019, e sviluppato in occasione di questa mostra.