Sam Keogh | Ecofascismo e survivalismo

The Island  2021

HD video, 28’43’’

Commissionato per Rethinking Nature

Courtesy dell’artista e Kerlin Gallery, Dublino

Venerdì 29 aprile 2022, Sam Keogh è stato protagonista dell’incontro “Ecofascismo e survivalismo” in conversazione con Tiziana Terranova (docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Napoli L’Orientale, membra e co-fondatrice dell’Unità di Ricerca sulle Tecnoculture, e membra del Centro Studi Postcoloniali e di Genere).

Sam Keogh ha attinto alle sue ricerche, condotte per la realizzazione del film “The Island”, per ampliare un vocabolario critico al fine di indicare la possibilità di risposte innovative alle attuali crisi sociali e ambientali, basate sulla solidarietà piuttosto che sulla competizione. In “The Island”, commissionato appositamente per Rethinking Nature, Keogh traccia connessioni tra Fortnite, un popolare videogioco multiplayer le cui regole sono affini al concetto di ‘survivalismo’, e ciò che accade fuori dal gioco, nella vita reale, dove tali immaginari eco-fascisti sembrano replicare le dinamiche che si svolgono nel videogioco, che ha attirato più di 350 milioni di giocatori. Quali immaginari politici possono emergere dalla paura di un imminente collasso ecologico? Il disastro ambientale in corso è percepito da una crescente ondata di discorsi ‘ecofascisti’ come una minaccia all’integrità territoriale. In alcune comunità degli Stati Uniti e dell’Europa, le paure generate da tale catastrofismo stanno facendo avanzare visioni di un “etno-stato” totalitario che si afferma attraverso l’imposizione di “sacrifici” inflitti a settori della popolazione con la giustificazione della conservazione ecologica.