D-madre, Ri-belle sconvenienze, ribellioni e altre faccende ©Sara Petrachi

D-Madre. Ri-belle sconvenienze, ribellioni e altre faccende

 

Online sui canali digitali del Madre il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

 

D-Madre “Ri-belle sconvenienze, ribellioni e altre faccende” due video performance originali con la regia di Marina Rippa. Un progetto della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Regione Campania e dell’Associazione Culturale f.pl. femminile plurale per Sviluppo Campania.

Online sui canali digitali del Madre il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Una produzione inedita con 25 protagoniste dedicata all’artista Pippa Bacca

Tra le storie “ribelli” quelle di Mia Martini, Elizabeth Arden, Moana Pozzi, Gertrude Jekyll e Pia Pera.

Due video performance originali per il progetto D-Madre della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee della Regione Campania e dell’Associazione Culturale f.pl. femminile plurale, per Sviluppo Campania25 protagoniste di una produzione inedita dedicata all’artista Pippa Bacca: tutto questo è Ri-belle sconvenienze, ribellioni e altre faccendevisibile online sui canali digitali del Madre il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. 

D-Madre, Ri-belle è realizzato nell’ambito del progetto “Piano strategico pari opportunità – Sostenere l’occupabilità femminile” – POR Campania FSE 2014/2020 – Asse I Obiettivo specifico 3. – Aumentare l’occupazione femminile Azione 8.2.6 – CUP B24D19000000009 – CIG ZE92DA053D

Gli spazi del museo d’arte contemporanea Donnaregina hanno ispirato Marina Rippa, ideatrice del progetto LA SCENA DELLE DONNE – percorsi teatrali con le donne a Forcella, per la realizzazione di una nuova produzione teatrale, ripensata e rielaborata poi in versione performativa digitale in seguito alle ultime ordinanze in materia di prevenzione anti Covid-19.

Protagoniste le 25 donne di età compresa tra i 29 e i 66 anni, provenienti da 9 differenti zone e quartieri della città di Napoli, che sono state selezionate attraverso un bando pubblico e hanno seguito per circa due mesi il laboratorio gratuito del Madre, tra via Settembrini e Forcella.

Racconti di esperienze di “rottura” degli schemi, di autodeterminazione e di vera e propria reazione consapevole e ribellione nei confronti dello status quo e dei contesti: le storie incontrano gli spazi del Madre e le opere della collezione permanente, per rendere il gruppo delle donne un’opera temporanea, in un atto performativo che, nella versione digitale presentata al pubblico, si dipana in due strade.

Nella prima, alcune sale e spazi del museo vengono abitati dalle voci di donne che raccontano confidenze personali o frammenti di vita di figure femminili famose e artiste, che nella messinscena sono immaginate come loro care amiche. Tra loro, Mia Martini, Elizabeth Arden, Moana Pozzi, Gertrude Jekyll e Pia Pera, oltre alle voci di Maria Callas e Christiane F.

In scena, la presenza di alcuni abiti da sposa rappresenta la dedica simbolica a Pippa Bacca, artista ‘fuori da ogni schema’, che partì l’8 marzo 2008 da Milano verso Gerusalemme per la performance itinerante Brides on tour, pensata in collaborazione con Silvia Moro e terminata tragicamente con la sua morte in Turchia. Pippa Bacca, pseudonimo di Giuseppina Pasqualino Di Marineo, aveva iniziato un viaggio in autostop attraverso i paesi flagellati dalla guerra e dalla povertà nel Medio-oriente, indossando un abito da sposa bianco tradizionale per raggiungere Israele dove le spose avrebbero “lavato i loro abiti dalle scorie della guerra”. Pippa è la nipote di Piero Manzoni, noto per un’opera chiamata “Merda d’artista”, uno dei più provocatori artisti del Novecento.

Noi la immaginiamo che guardi e ascolti la performance, che stia con noi, con la sua natura bella e la sua fiducia negli uomini”, spiega la regista Rippa, “con la nostra dedica vogliamo che il messaggio di Pippa non sia dimenticato e sia portato avanti da tutti, come ha chiesto sua madre Elena Manzoni in occasione dei funerali della figlia

Il secondo video performativo è invece più narrativo, parte con i volti delle donne del progetto D-Madre Ri-belle e i nomi delle artiste di cui ognuna di loro racconta la storia; mostra poi qualche momento del laboratorio, per finire con l’azione che era prevista all’inizio della performance pensata dal vivo. Le storie raccolte riguardano molte protagoniste degli ambiti più diversi: dalla cucina alla pornografia, dal canto all’astronomia, dalla poesia alla stregoneria, alla pittura, alla scultura, alla musica, al teatro, al cinema, al giornalismo, alla televisione, allo sport, al circo, alla moda.