Che caratteristiche ha la danza del nuovo millennio? Come la si interpreta? Quali processi culturali vengono veicolati dal corpo danzante? Ne discuteremo sabato 19 ottobre alle ore 12.00 al Madre (Biblioteca, primo piano), in occasione della presentazione del volume La danza 2.0. Paesaggi coreografici del nuovo millennio (Laterza, 2018) di Alessandro Pontremoli. Interverranno, con l’autore, Maurizio Maione, Professore di Filosofia del linguaggio presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo Pontificio Sant’Anselmo / Roma; Maria Teresa Scarpa, della Compagnia Borderline, e Laura Valente, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Sul finire del Novecento, la rivoluzione operata dalla danza moderna viene definitivamente soppiantata da una visione meno dogmatica e più democratica nei confronti delle scelte di forma e di linguaggio. Il nuovo panorama, che il volume di Pontremoli restituisce, è costituito da tre paesaggi estetici: quello “museale”, che conserva il balletto classico e il suo repertorio; quello di una “terra di mezzo” in cui si mantiene il paradigma del moderno con forme e linguaggi riconoscibili; e infine un “terzo paesaggio”, una riserva ai margini della cultura mainstream, in cui artisti diversi, esiliati, trascurati dal sistema, sperimentano e producono danza fuori dagli schemi. Una nuova topografia che esige strumenti di indagine aggiornati, ovvero un rinnovamento analogo e storicamente convergente con quello degli artisti.
Alessandro Pontremoli insegna Storia della danza all’Università degli Studi di Torino. Si occupa delle forme e delle estetiche coreiche, in particolare dei secoli dal XV al XVIII e della contemporaneità. Membro della Commissione consultiva per la danza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è stato presidente dell’Associazione italiana per la ricerca sulla danza dal 2004 al 2010. Fra i suoi volumi: Intermedio spettacolare e danza teatrale a Milano fra Cinque e Seicento (Milano, 1999); Storia della danza dal Medioevo ai giorni nostri (Firenze, 2002); Danza e Rinascimento (Macerata, 2011, premio Pirandello per la saggistica edizione 2013-2014); La danza nelle corti di antico regime (Bari, 2012); Elementi di teatro educativo, sociale e di comunità (Torino, 2015).