Dal 1 al 31 agosto, sarà possibile visitare gratuitamente tutte le mostre in corso e le collezioni e partecipare alle attività estive del museo Madre.
L’iniziativa, ribadendo il successo riscosso negli anni precedenti, viene riproposta con l’obiettivo di offrire a tutte le cittadine e a tutti i cittadini campani, e ai tanti turisti italiani e internazionali in visita a Napoli o in Campania, la possibilità di avvicinarsi alle ricerche artistiche del presente visitando il museo d’arte contemporanea regionale.
La visita al museo inizia dalla più ampia mostra retrospettiva mai dedicata alla ricerca artistica di Mimmo Jodice (Napoli, 1934), uno degli indiscussi maestri della fotografia contemporanea: Attesa. 1960-2016, a cura di Andrea Viliani, si articola in più sezioni tra loro connesse in un percorso appositamente concepito per la mostra (fino al 24 ottobre 2016).
Nella sala Re_PUBBLICA Madre al piano terra è messa in scena, nel formato di una grande proiezione cinematografica (Teatralità quotidiana a Napoli, 2016), una selezione di immagini dalle serie dedicate, negli anni Sessanta e Settanta, alla città di Napoli: lavori di matrice sociale e di impegno civile degli anni Sessanta e Settanta; mentre al terzo piano del museo la mostra presenta più di cento opere, dalle seminali sperimentazioni sul linguaggio fotografico degli anni Sessanta e Settanta fino ad una nuova serie (Attesa, 2015) realizzata in occasione di questo progetto retrospettivo. Sono proposti, in un allestimento unitario, tutti i più importanti cicli fotografici di Jodice – dedicati al mondo antico, alla natura morta, alla dimensione urbana, al rapporto con la storia dell’arte – in cui si articolano i principali aspetti e temi della sua ricerca.
Nella Sala delle Colonne (primo piano) la mostra Luna di latte dell’artista francese Camille Henrot (fino al 3 ottobre 2016), Leone d’argento quale migliore artista giovane alla 55.Biennale di Venezia del 2013, a cura di Cloé Perrone, con il patrocinio di Institut français di Napoli. Sessanta schizzi e disegni e sette sculture in diversi materiali, realizzate presso la Fonderia Nolana Del Giudice, materiali preparatori di Monday, mostra personale dell’artista presso la Fondazione Memmo di Roma, in collaborazione con la quale la mostra è realizzata.
Luna di latte trasforma tre sale del museo da spazio-tempo pubblico e neutrale (il white cube museale) nello spazio-tempo domestico del proprio lavoro, nel luogo e momento di una creazione intima e continua.
Sempre al primo piano sarà possibile visitare le opere della collezione site-specific, mentre attraversando le sale del secondo piano ed altri spazi vari (terrazzo, cortili, atrio e mezzanino) il pubblico potrà esplorare la nuova collezione permanente in progress del Madre Per_formare una collezione, progetto avviato nel 2013 e dedicato dal museo alla costituzione progressiva della sua collezione permanente, i cui ultimi capitoli sono rappresentati dal progetto Per_formare una collezione: per un archivio dell’arte in Campania con le opere Supernapoli dell’architetto Cherubino Gambardella e Cittàlimbo Archives di Brigataes. Un percorso espositivo che racconta la storia della cultura d’avanguardia, con particolare riferimento a quanto accaduto a Napoli e in Campania negli ultimi cinquant’anni, ma al contempo esplora il presente e ipotizza il futuro, attraverso l’inclusione di artisti che rispondono con nuove opere a questa storia.
Infine, fino al 29 agosto (Project room, piano terra), sarà possibile visitare la Casa do ut do, su progetto di Alessandro Mendini, per l’edizione 2016 di “do ut do”, il contenitore di iniziative culturali a scopo benefico promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, un progetto biennale che organizza eventi dedicati alle arti e alle eccellenze della cultura italiana.
Tutti i weekend di agosto i Servizi Educativi del museo offrono un programma di visite didattiche #in_mostra, anch’esse gratuite, ogni sabato, domenica e lunedì, alle ore 11.00 e alle ore 17.00, dedicate alle due mostre della stagione espositiva estiva del museo: Mimmo Jodice, Attesa. 1960-2016 e Camille Henrot, Luna di latte.