Martedì 2 giugno 2015, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, il museo Madre sarà straordinariamente aperto dalle ore 10.00 alle ore 19.30.
I visitatori che sceglieranno di trascorrere una giornata all’insegna del contemporaneo saranno accolti, nella sala Re_PUBBLICA Madre al piano terra del museo, dalla grande opera in situ realizzata per il museo Madre dall’artista francese Daniel Buren, che celebra la relazione fra il museo e il suo pubblico, fra l’istituzione e la sua comunità: Come un gioco da bambini, lavoro in situ, 2014-2015, Madre, Napoli – #1, una vera e propria città in miniatura, fatta di cerchi ipnotici, archi colorati, torri cilindriche, basamenti quadrati e timpani triangolari, che si relaziona con la città reale, incorporandola, nelle sue forme archetipiche, all’interno del museo.
Attraversando le sale del secondo piano ed altri spazi del museo (terrazzo, cortili, atrio e mezzanino) il pubblico potrà visitare le nuove collezioni permanenti del museo Madre, e in particolare le più di cento opere di Per_formare una collezione #4, capitolo conclusivo del progetto dedicato alla costituzione progressiva della collezione permanente del museo. Una vera e propria mostra dedicata all’idea di collezione, quale entità “per_formativa”, in divenire, che definisce il museo non soltanto come spazio fisico ma anche come insieme di relazioni sociali e simboliche, di storie da raccontare e di possibilità da configurare. Un percorso espositivo che racconta la storia della cultura d’avanguardia, con particolare riferimento a quanto accaduto a Napoli e in Campania negli ultimi cinquant’anni, ma al contempo esplora il presente e ipotizza il futuro, attraverso l’inclusione di artisti che rispondono con nuove opere a questa storia.
I visitatori avranno, infine, occasione di scoprire, al terzo piano del museo, la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana dedicata a Sturtevant, una delle più influenti artiste del XX secolo, Leone d’Oro alla 54a Biennale di Venezia nel 2011. Fin dal suo titolo, Sturtevant Sturtevant, in cui il nome dell’artista è ripetuto due volte, la mostra si articola intorno al concetto e alla pratica della ripetizione, intesa come dispositivo collettivo, in cui l’unicità del soggetto si confronta con altre possibili personalità e la pratica artistica dell’autrice si relaziona con alcune delle personalità più iconiche del suo tempo, da Marcel Duchamp a Andy Warhol, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg e Frank Stella, fino a Joseph Beuys, fra gli altri.