TRICKY WALSH

Victoria, Australia, (1974), vive e lavora a Hobart, Australia

The Yearning  2021

pittura acrilica, carta, realtà aumentata

Commissionato per Rethinking Nature

Courtesy dell’artista

 

 

Tricky Walsh naviga tra scienza, filosofia e fiction speculativa per realizzare opere che spaziano dalla pittura al testo e a installazioni scultoree. La sua installazione a muro intitolata The Yearning, che incorpora testi in italiano e in inglese, pattern geometrico e realtà aumentata, è concepita come un lavoro di fiction e prende come punto di partenza un breve testo di speculative fiction scritto dall’artista. Il lavoro intende porre una riflessione su come le relazioni con la natura vengono mediate dalla tecnologia e dalle sostanze psicotrope, in particolare gli oppiacei antidepressivi oggi ampiamente distribuiti dalle aziende farmaceutiche.

 

Dichiarazione dell’artista

The Yearning è un meccanismo, una serie di istruzioni per un dispositivo, un progetto per un terribile piano di cui non abbiamo letto le clausole prima di firmare. Vivo in un’immagine del paradiso. È un’immagine perché la realtà lascia raramente le nostre coste. Ci troviamo invece una cartolina o una destinazione turistica attraente. Sempre più spesso, un sito per ricchi rifugiati climatici. Vivo in un’immagine del paradiso, ma sempre più spesso vivo in una rete virtuale di immagini e informazioni che mi colloca in un luogo che ha poco a che fare con la geografia e mi fa comportare in un modo che ha più a che fare con i ratti e i labirinti che con gli esseri umani e la natura. I game designer si attengono a una serie di dieci fasi di soddisfazione emotiva e psicologica che assicurano che l’utente continui a giocare ai loro giochi. Sono molto simili agli algoritmi che vengono sviluppati per le macchine da gioco e per le app dei social network. Una piccola bandiera rossa scatena una piccola esplosione di dopamina. È incredibile che continuiamo a creare cose che solleticano il pulsante della dipendenza nel nostro cervello per poi rimanere sorpresi di trovarci di fronte all’inevitabile. Facciamo un sacco di cose in nome del progresso e della comodità. Stranamente, il mio paradiso coltiva la metà degli oppioidi del mondo. Non lo sapevo finché non ho cominciato a interrogarmi sulle vaste distese di fiori bianchi che punteggiano le autostrade e si nascondono dietro recinzioni di filo spinato in tutta l’isola. Alimentiamo un’orribile crisi di droga nell’emisfero settentrionale, ma stiamo anche fornendo un mucchio di altre piccole bandiere rosse che hanno bisogno di attenzione. The Yearning è un’opera di fiction. Lavoro con la speculazione e la fantascienza perché sono troppo ottimista per parlare di realtà.