Per bellezza e terrore: luoghi di colonialismo e fascismo, gli artisti Sarah Bushra e Dawit Seto hanno concepito ከገፅታው በስተጀርባ; Look Here, una performance che riflette come una serie di fotografie sono marcate da forme di violenza. L’opera evoca la storia di sessanta cittadini etiopi, eritrei e somali trasportati a Napoli e costretti a partecipare alla costruzione della Mostra d’Oltremare e poi a figurare come “reperti viventi” nel suo “villaggio indigeno”.
La realizzazione di ከገፅታው በስተጀርባ; Look Here si ispira alla metodologia del Movement Vocab, una pratica che studia i gesti corporei, come i “fractals” nel linguaggio delle danze tradizionali in Etiopia. Gli artisti hanno scelto cinque fotografie dall’archivio della Mostra d’Oltremare per vedere come un’attenzione attenta ai “gesti”; può servire come via d’ingresso per iniziare un approccio alla storia delle fotografie.
Composta da movimenti esitanti e parole balbettate, la coreografia della performance tenta di attivare canali di empatia suggerendo forme di violenza palpabili in queste fotografie con modalità viscerali e somatiche.