Tomaso Binga

A cura di Eva Fabbris, Lilou Vidal, Stefania Zuliani con Anna Cuomo
Lenz Press, Milano, 2024

Radicata nel linguaggio della poesia visiva e sonora, la pratica di Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna; Salerno, 1931) si basa sulla messa in discussione ironica e acuta dell’idea di genere: non solo un valore identitario, ma anche un modo per riconsiderare i ruoli sociali, i diritti e le opportunità tradizionalmente associati alle donne.  La scelta di lavorare sotto uno pseudonimo maschile dal 1971 aveva lo scopo di parodiare il privilegio maschile e di provocare una riflessione pungente sulla dimensione politica dell’essere donna. La sua attitudine si è rivelata un punto di riferimento fondamentale all’interno delle questioni di parità di genere, al centro del dibattito che anima le giovani generazioni. La monografia, a cura di Eva Fabbris, Lilou Vidal e Stefania Zuliani, con Anna Cuomo, esplora il suo lavoro attraverso un lessico (Agorà, Biografie, Il corpo della parola, Corrispondenze, Geografie, Valore Vaginale) con una selezione di poesie dell’artista.

Il volume analizza i passaggi chiave della pratica artistica di Tomaso Binga ed è suddiviso in tre macroaree. La prima, puramente testuale, dopo l’introduzione istituzionale della Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Angela Tecce, presenta testi di Eva Fabbris, Daria Khan, Quinn Latimer, Lilou Vidal e Stefania Zuliani, oltre a una conversazione tra l’artista stessa e Luca Lo Pinto. La seconda parte raccoglie una serie di brevi testi critici che offrono un’analisi approfondita di singole opere e piccoli nuclei di lavori di Tomaso Binga. Questi contenuti sono ulteriormente suddivisi in sei categorie (Agorà, Biografie, Il corpo della parola, Corrispondenze, Geografie, Valore Vaginale), con l’obiettivo di esplorare in ordine cronologico le aree tematiche principali della sua pratica. I contributi critici sono firmati da Marc Bembekoff, Barbara Casavecchia, Martina Cavalli, Chiara Costa, Anna Cuomo, Valérie Da Costa, Allison Grimaldi Donahue, Daria Khan, Émilie Notéris, Raffaella Perna, Antonello Tolve e Andrea Viliani. La terza e ultima parte è dedicata alle poesie visive dell’artista. Ogni poesia è accompagnata dalla traduzione in inglese, in alcuni casi pubblicata qui per la prima volta.

Il progetto editoriale è risultato vincitore della dodicesima edizione dell’Italian Council, sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, promosso dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e realizzato con il supporto dell’Associazione Amici del Madre.