Jimmie Durham: humanity is not a completed project | Sala 8

Dopo il conferimento del Premio Goslar nel 2016, a Durham è stato commissionato di produrre un’opera per la piccola città tedesca di Goslar. Durante le sue ricerche ha scoperto che, nel corso del XVI e XVII secolo, la città ha ospitato numerosi processi che accusavano e condannavano le donne di stregoneria. In risposta a questa storia, Durham ha concepito un’installazione che ruota attorno a un personaggio femminile fittizio di nome Notburga Harzer, indagata dalla polizia. Sulle scrivanie degli uffici sono disposti oggetti domestici, libri e vestiti, presumibilmente di sua proprietà. L’installazione Evidence cita il metodo dell’esposizione di prove usato dalla polizia per condannare i sospetti: “Se le autorità fanno irruzione nella casa o nell’appartamento di qualcuno, o dove qualcuno vive, tutto ciò che viene trovato o non trovato può essere utilizzato come una prova di criminalità”, dice Durham. La mostra è accompagnata da fotocopie del saggio di Immanuel Kant Risposta alla domanda: che cos’è l’illuminismo? (1784). L’accostamento di “prove” spurie a questo testo fondamentale dell’Illuminismo europeo evidenzia le contraddizioni che sottendono le distinzioni tra la “razionalità” associata alla modernità e la “superstizione”. La filosofa e attivista Silvia Federici ha sostenuto che la caccia alle streghe che ha avuto luogo in Europa e che ha portato all’esecuzione di centinaia di migliaia di donne è stata fondamentale per la riorganizzazione del lavoro riproduttivo che ha permesso la creazione di condizioni di lavoro industriali nello sviluppo del capitalismo.

Jimmie Durham: humanity is not a completed project, veduta della mostra al Madre, 2023. Foto di Amedeo Benestante