Una delle sue prime opere significative è Disegno geometrico del 1960: una tela sulla quale ha portato a termine solamente un procedimento preliminare, ossia la quadratura geometrica, anticipazione di ogni possibile rappresentazione. I lavori di Paolini sono sempre incentrati sui temi specifici dell”arte e progressivamente inerenti ad ambiti sempre più vasti che sottraggono unicità all’opera per conferire ad essa la possibilità di alludere ad infinite esistenze possibili. Un campionario degli strumenti e delle tecniche della pittura e del disegno degli anni 1960-64 compare nei quadri (barattoli di vernice, pennelli, telai, preparazione della tela, quadrettatura). Spesso i suoi lavori ripropongono l’immagine di loro stessi all’interno dello spazio che li ospita. Le riflessioni sul concetto di azione sono ricavate in genere da innesti testuali: opere riprodotte in fotografia, dipinti di altri artisti, calchi in gesso, antiche stampe e brani letterari. Mentre nei progetti di mostre ad essere analizzato è il rapporto tra le opere e lo spazio espositivo o il comportamento che al suo interno assume lo spettatore, come nell’installazione creata appositamente per il Madre.