Una delle sue prime opere significative è Disegno geometrico del 1960: una tela sulla quale ha portato a termine solamente un procedimento preliminare, ossia la quadratura geometrica, anticipazione di ogni possibile rappresentazione. I lavori di Paolini sono sempre incentrati sui temi specifici dell”arte e progressivamente inerenti ad ambiti sempre più vasti che sottraggono unicità all’opera per conferire ad essa la possibilità di alludere ad infinite esistenze possibili. Un campionario degli strumenti e delle tecniche della pittura e del disegno degli anni 1960-64 compare nei quadri (barattoli di vernice, pennelli, telai, preparazione della tela, quadrettatura). Spesso i suoi lavori ripropongono l’immagine di loro stessi all’interno dello spazio che li ospita. Le riflessioni sul concetto di azione sono ricavate in genere da innesti testuali: opere riprodotte in fotografia, dipinti di altri artisti, calchi in gesso, antiche stampe e brani letterari. Mentre nei progetti di mostre ad essere analizzato è il rapporto tra le opere e lo spazio espositivo o il comportamento che al suo interno assume lo spettatore, come nell’installazione creata appositamente per il Madre.

Collezione
Giulio Paolini
Giulio Paolini, Dilemma, 2005. Courtesy Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli. Foto © Amedeo Benestante.