Shirin Neshat, Looking For Oum Kulthum, 2017. © Razor Film

Shirin Neshat al Madre

Arriva al Madre "Looking for Oum Kulthum", il film di Shirin Neshat in tour nei musei italiani.

Domenica 28 ottobre, alle ore 18.00, l’artista iraniana Shirin Neshat – Leone d’argento nel 2009 alla Mostra del cinema di Venezia – presenterà al Madre il suo film Looking for Oum Kulthum, grazie alla In Between Art Film e Vivo Film. La tappa napoletana fa parte di un tour esclusivo che ha unito le città di Torino (26 ottobre), Roma (il 27 ottobre, al MAXXI) e Napoli, e che dopo l’evento al Madre proseguirà in altri musei italiani.

L’artista, nota per i suoi lavori video-cinematografici e per il suo costante impegno nella fotografia, da sempre esplora i conflitti di genere e le difficili condizioni sociali delle donne nel mondo islamico, come nell’opera I am its secret (from Unveiling series), in collezione al Madre.
Il mondo femminile, con i suoi drammi, le sue battaglie e la sua innegabile e drammatica bellezza ritorna al centro della sua ricerca, nel raccontare la figura della leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum.

Mitra, un’artista ambiziosa, madre e moglie quarantenne, s’imbarca nel sogno di una vita: fare un film sulla sua eroina, la leggendaria cantante del mondo Arabo Oum Kulthum. Il suo obiettivo esplora le lotte, i sacrifici e il prezzo del successo di Oum Kulthum, un’artista donna che vive in una società conservatrice, dominata da uomini. Durante le riprese del film, tuttavia, l’improvvisa scomparsa di suo figlio adolescente e la crescente difficoltà di catturare l’essenza di Oum Kulthum come donna, come artista, come mito porteranno Mitra ad una profondissima crisi emotiva ed artistica.

Looking for Oum Kulthum è un film di Shirin Neshat, in collaborazione con Shoja Azari. Con Neda Rahmanian (Mitra), Yasmin Raeis (Ghada), Mehdi Moinzadeh (Amir), Kais Nashif (Ahmed/latif), Najia Niazi (Oum Kulthum). Una produzione Razor Film in coproduzione con Coop99, In Between Art Film, Vivo film, Schortcut Films in associazione con Doha Film Institute, in collaborazione con ORF, in associazione con Noirmontartproduction, con il supporto di Austrian Film Institute, FISA – Film Industry Support Austria, Medienboard Berlin-Brandenburg, Vienna Film Fund, Regione Lazio.

Al Madre la proiezione del film sarà anticipata da un esclusivo omaggio del cantautore/attore Raiz e del giornalista/scrittore Gianni Valentino: una conversazione “disordinata e poetica” che ruota attorno alla Neshat, alla sua eroina Oum Kulthum e alla sua eredità mediterranea (dalle ore 17.00, in Sala Re_PUBBLICA Madre).

Se l’essenziale narrazione dell’artista Oum Kulthum, nel film di Shirin Neshat, ci porta ad osservare i suoi stretti legami con la musica contemporanea, la conversazione tra Raiz e Gianni Valentino esplora, attraverso la ricerca di Raiz e degli Almamegretta, il folk mediterraneo, il dub, il reggae-dancehall, l’elettronica/techno, generando un sofisticato concetto di pop music con radici nella canzone napoletana. Da un lato Mario Merola, da un altro Bim Sherman; da un altro ancora le voci del vento nei continenti.

A seguire il reading di Raiz e Gianni Valentino di un estratto del romanzo Ti ho amata per la tua voce di Selim Nassib, sulla storia di Oum Kulthum, la più grande cantante del mondo arabo, raccontata con le parole del poeta Ahmad Rami, che l’amò per tutta la vita e scrisse i testi delle sue canzoni, in alternanza con le pagine del libro Le piume degli angeli scemi del giornalista e scrittore napoletano Valentino, in cui si citano le Ruba’iyyat (una antologia di quartine) del poeta persiano Omar Khayyam. Un’indispensabile cerniera al set che si è immaginato di compiere, che ci permette di addentrarci nella storia, di scatenare la curiosità di chi ascolterà, di tracciare in maniera lineare il passaggio dalla poesia alla canzone, dall’antichità alla produzione Oum/Almamegretta.

A conclusione, prima della proiezione del film di Shirin Neshat , un set scelto di canzoni di Raiz e Pier Paolo Polcari, storici componenti degli Almamegretta: Fatmah, Rubayyat e Astrigneme.