Rethinking Nature_public program aprile

Rethinking Nature

Un public program gratuito - Il programma di aprile

Prosegue ad aprile il public program gratuito della mostra Rethinking Nature

Esplorazioni urbane, webinar, visite guidate e talk con artisti

Un ciclo di camminate inaugura la collaborazione con il laboratorio “Ecologie Politiche del Presente”

Un focus sulla Terra dei Fuochi e sul fitorisanamento

La chiusura del ciclo di visite all’Orto Botanico con un approfondimento sulle piante che sfuggono  ai metodi di classificazione botanica

 

Prosegue ad aprile il public program gratuito proposto dal Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, integrato nella mostra Rethinking Nature. Esplorazioni urbane, webinar, visite guidate e talk con artisti accompagneranno l’ultimo mese di apertura dell’esposizione, al fine di generare forme alternative di conoscenza e di pratica sociale incentrate sull’ecologia politica. La partecipazione agli eventi sarà gratuita, con il solo costo del biglietto di ingresso al museo per le visite guidate.

Sarà inaugurata, in questa occasione, la collaborazione con “Ecologie Politiche del Presente”, un laboratorio di studi interdisciplinare nato a Napoli nel 2018, in cui convergono riflessioni di studiosi e attivisti di diverse provenienze intorno al tema dell’emergenza ambientale. È in questa prospettiva che si propone il ciclo di camminate dal titolo “Eco*Walking: Reclaiming Waterscapes”, che ripensano l’ecologia politica attraverso l’acqua. Il “camminare” viene sviluppato come metodologia performativa per rievocarne diversi aspetti, e l’attraversamento fisico dello spazio urbano consente di mettere in discussione geografie ritenute di volta in volta fisse o negate, e di aprire attivamente la strada a uno spazio di immaginazione. Saranno tre gli appuntamenti che consentiranno di approfondire il rapporto della città di Napoli con le sue acque: il primo, martedì 5 aprile dalle 17.00 alle 20.00, con punto di incontro presso il Molo Beverello, condotto da Daniela Allocca – PhD, scrittrice, curatrice e ricercatrice indipendente – e Gaia Del Giudice – co-curatrice del ciclo di camminate urbane “Eco*Walking” e dottoranda in Urban and Regional Planning all’Università Federico II di Napoli -, declinato sul tema della “presenza”. Il secondo appuntamento, incentrato sulla “relazione”, giovedì 28 aprile dalle 15.00 alle 18.00, con punto di incontro presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn, e sarà condotto da Daniela Allocca, Gaia Del Giudice e Daniele Valisena, storico ambientale, post-doc presso l’Università di Liegi, Belgio e insegnante di “storia ambientale delle migrazioni alla New York University, sede di Firenze. Il tour costeggerà la frontiera mobile che, nei secoli, ha costituito il luogo di contatto e strutturato le relazioni socio-ecologiche tra città, mare e cittadini, per proseguire fino al Madre, dove, alle ore 18.00, si terrà la presentazione del volume “Trame. Pratiche e saperi per un’ecologia politica situata” (Tamu Edizioni, 2021), a cura di “Ecologie Politiche del Presente”. Il testo raccoglie, partendo da Napoli, narrazioni elaborate all’interno delle lotte per la giustizia ambientale nel Sud Italia e in tanti Sud del mondo, tra i movimenti sociali urbani, ecologisti, transfemministi e di difesa dei beni comuni.
Concluderà il ciclo un ultimo appuntamento sabato 30 apriledalle ore 10.30, declinando il tema dello “Svelamento”. Il percorso partirà dal Molo Carlo Pisacane per arrivare fino a San Giovanni a Teduccio, includendo un itinerario di circa 6 km, con ritorno con mezzi pubblici, e sarà condotto da Daniela Allocca e Daniele Valisena. Questo appuntamento prevede una sosta in spiaggia e si presume una durata più estesa per non privare i partecipanti della possibilità di cambiare ritmo e permanere più a lungo.

Qui il link per prenotare:
https://bit.ly/ecowalking

 

Mercoledì 6 aprile, alle ore 20.00, incontro online in lingua inglese dal titolo “Tossicità e resilienza nella Terra dei Fuochi”, che vedrà connessi alla piattaforma Zoom l’artista Yasmin Smith e il prof. Massimo Fagnano, docente di Agronomia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nella sua pratica artistica, Yasmin Smith conduce ricerche sulla storia di siti ambientali soggetti ad alti livelli di inquinamento e raccoglie campioni di materiali vegetali che hanno assorbito elementi tossici durante la loro crescita. In questo incontro, l’artista sarà in conversazione con il professore Massimo Fagnano, con il quale ha collaborato per la realizzazione della sua opera presente nella mostra Rethinking Nature. Ricorrendo agli esperimenti di fitorisanamento condotti nella Terra dei Fuochi dal laboratorio sperimentale del prof. Fagnano e le esperienze con altre forme di biorisanamento affrontate dalla ricerca artistica di Smith in diversi territori, l’incontro mira a far luce sulle forme di resilienza ecologica che riscrivono i rapporti tra l’essere umano e l’ambiente.

Qui il link al webinar:
https://bit.ly/YasminSmith

 

Sabato 9 aprile, alle ore 11.00, si terrà l’ultimo appuntamento del ciclo di visite organizzate in collaborazione con l’Orto Botanico di Napoli, concepito da Maria Thereza Alves per approfondire le questioni relative ai processi di nomenclatura e classificazione delle specie botaniche considerate dal lavoro Decolonizing Botany / Jevy Jejapo-pyra Temitī-tyre di Alves in collaborazione con Ke´y Rusú Katupyry e Verá Poty Resakã. Questa visita, guidata dal dott. Giancarlo Sibilio, Naturalista e PhD in Ecologia terrestre, sarà incentrata su alcune piante le cui proprietà sfuggono ai metodi di classificazione botanica.

Qui il link per prenotare:
https://bit.ly/rethinkingnature-alves

 

Domenica 10 aprile, alle ore 11.00, l’assistant curator Pietro Scammacca terrà una visita guidata al percorso espositivo Rethinking Nature, che include più di 50 opere realizzate da oltre 40 artisti e collettivi provenienti da 22 paesi, tra cui 15 nuove produzioni presentate qui in anteprima internazionale.

Qui il link per prenotare:
https://bit.ly/rethinkingnature-pietroscammacca

 

Giovedì 14 aprile, alle ore 18.30, appuntamento online con il webinar in lingua inglese che vedrà la partecipazione dell’artista Sandra Monterroso, in dialogo con la curatrice associata per la mostra Ilaria Conti. Sarà approfondita la modalità in cui Monterroso attinge alla cosmologia Maia per affrontare nella sua pratica artistica la storia dello sfruttamento coloniale del Guatemala, attraverso un uso performativo e simbolico del lavoro tessile, tradizionalmente femminile.

Qui il link al webinar:
https://bit.ly/SandraMonterroso

 

Mercoledì 27 aprile, alle ore 18.00, la Direttrice artistica del Madre Kathryn Weir condurrà una visita guidata alla mostra Rethinking Nature.

Qui il link per prenotare:
https://bit.ly/rethinkingnature_Weir

 

Venerdì 29 aprile saranno previsti gli interventi di due artisti: alle ore 18.00 Sam Keogh sarà protagonista dell’incontro in lingua inglese “Ecofascismo e survivalismo”, mentre alle ore 19.00 Zheng Bo sarà online in collegamento con la Sala Madre del museo, da cui interverrà la Direttrice artistica Kathryn Weir per il talk in inglese “Make love, make kin”.

Sam Keogh attingerà alle sue ricerche, condotte per la realizzazione del film “The Island”, per ampliare un vocabolario critico al fine di indicare la possibilità di risposte innovative alle attuali crisi sociali e ambientali, basate sulla solidarietà piuttosto che sulla competizione. In “The Island”, commissionato appositamente per Rethinking Nature, Keogh traccia connessioni tra Fortnite, un popolare videogioco multiplayer le cui regole sono affini al concetto di ‘survivalismo’, e ciò che accade fuori dal gioco, nella vita reale, dove tali immaginari eco-fascisti sembrano replicare le dinamiche che si svolgono nel videogioco, che ha attirato più di 350 milioni di giocatori. Quali immaginari politici possono emergere dalla paura di un imminente collasso ecologico? Il disastro ambientale in corso è percepito da una crescente ondata di discorsi ‘ecofascisti’ come una minaccia all’integrità territoriale. In alcune comunità degli Stati Uniti e dell’Europa, le paure generate da tale catastrofismo stanno facendo avanzare visioni di un “etno-stato” totalitario che si afferma attraverso l’imposizione di “sacrifici” inflitti a settori della popolazione con la giustificazione della conservazione ecologica.

L’installazione di Zheng Bo esposta in mostra dialoga con un affresco del I secolo proveniente da Pompei, che rappresenta un incontro erotico tra Pan ed Ermafrodito, e anche con filmati che documentano atti di pseudocopulazione tra insetti e piante. Questa costellazione di elementi suggerisce che forme di interazione amorosa interspecie e sessualità sono diffuse in tradizioni culturali di lunga data così come nelle relazioni ecologiche. Zheng Bo suggerisce come l’invito a “ripensare la natura” sia anche un invito a decostruire le visioni che ritraggono la natura come un regno di normatività, e mettono in discussione i tentativi di definire le pratiche come “contro natura” nelle dottrine egemoniche della sessualità