Raffaela Mariniello, ZioRiz (still), 2022.

Raffaela Mariniello. ZioRiz

Prima proiezione pubblica a Napoli

In occasione dell’opening di “Spettri: palinsesti della memoria”, alle ore 18.00, si terrà per la prima volta a Napoli la proiezione del film di Raffaela Mariniello “ZioRiz”, alla quale sarà possibile accedere fino ad esaurimento posti disponibili. Interverranno, con l’artista, la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Angela Tecce, la Direttrice artistica del museo Madre Kathryn Weir, la giornalista e Presidente della Film Commission Regione Campania Titta Fiore, il produttore Angelo Curti.

Il film “ZioRiz” segue dalla sorgente alla foce il corso del Volturno, il fiume più lungo dell’Italia meridionale, attraversando e ricreando suggestive zone dello sguardo e dell’ascolto indicate, in una tripartizione al contempo cruda e poetica, come Terra fertile, Terra di lavoro, Terra dei fuochi.

“ZioRiz” è il nome della canoa canadese sulla quale un uomo ridiscende le acque del fiume Volturno, a partire dalla sorgente di Rocchetta al Volturno, paradiso naturalistico incontaminato. Questo ideale Caronte ci porta lentamente dall’armonia naturale di quell’oasi protetta sempre più giù, lungo il fiume, fino alla foce nella città di Castel Volturno, un vero e proprio inferno metropolitano. Lo scandire delle stagioni è suggerito dalla pioggia, dalla neve che si scioglie, dal continuo scorrere dell’acqua fino all’essiccarsi del terreno, sferzato dal sole di mezzogiorno.

Il racconto, scandito dai meandri del fiume, si snoda in tre capitoli che ritraggono le trasformazioni graduali del paesaggio e le sue storie ambientali: Terra fertile, Terra di lavoro, Terra dei fuochi. Il fiume più lungo dell’Italia meridionale diventa così un mezzo per raccontare un territorio contradditorio, dove si alternano incanto, operosità, e devastazione antropica. L’acqua che scorre attraverso il terreno è come un palinsesto che riscrive la forma del suolo, portando in sé un archivio di tracce di esperienze.

“ZioRiz” è prodotto da Teatri Uniti con Casa del Contemporaneo con il contributo della Regione Campania e di Film Commission Regione Campania, in collaborazione con museo Madre, Studio Trisorio e Zona Rosa.