Paul Sietsema, “Figure 3”, 2008 (still da video, dettaglio). ©Paul Sietsema. Courtesy Matthew Marks Gallery.

Paul Sietsema

 

L’artista statunitense Paul Sietsema incontra gli studenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II nel corso del seminario Anticultural Positions: the Flea Market of History, organizzato dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee per la quinta edizione di Madrescenza Seasonal School.

Nell’ambito del progetto Madrescenza Seasonal School, la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha invitato dottorandi e studenti del Corso di laurea magistrale in Archeologia e storia dell’arte dell’Università degli Studi di Napoli Federico II a prendere parte ad un seminario condotto dall’artista statunitense Paul Sietsema in dialogo con la curatrice Eva Fabbris, realizzato in collaborazione con l’Ateneo campano, il Real Museo Mineralogico di Napoli e Casa Morra – Archivio d’arte contemporanea.

L’incontro, dal titolo Anticultural Positions: the Flea Market of History, in programma venerdì 17 maggio 2019 presso il Real Museo Mineralogico di Napoli, presenterà la ricerca di Sietsema a partire dalla proiezione delle opere video Figure 3, 2008 (film 16mm, b/n, muto, 16’) e Anticultural Positions, 2009 (film 16mm, b/n, muto 27’). La pratica dell’artista, che lavora con i medium della pittura, del film in pellicola e della scultura, riflette sui significati estetici e filosofici dell’atto di ri-costruire, ri-creare e reinventare, incentrandosi su una costante rimessa in discussione del documento d’archivio. La ricerca di Sietsema affronta il concetto di relitto quale ente che sopravvive allo scorrere della storia, interrogandosi sulla capacità della cultura contemporanea di riconoscere e rispettare l’antico, nonché di sviluppare nuove interpretazioni del passato. Vecchi quotidiani, tecnologie obsolete e vestigia del progetto artistico Modernista di primo e secondo Novecento diventano così, per l’artista, oggetto di analisi, in quanto potenziali capsule di significato, capaci di fare emergere dal passato un senso nuovo del presente.

Paul Sietsema, “Anticultural Positions”, 2009 (still da video). ©Paul Sietsema. Courtesy Matthew Marks Gallery.
Paul Sietsema, “Figure 3”, 2008 (still da video). ©Paul Sietsema. Courtesy Matthew Marks Gallery.

In occasione del seminario sarà, inoltre, presentato il volume monografico Fifty-three works by Paul Sietsema (Mousse Publishing, 2016), co-prodotto dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee con Nouveau Musée National de Monaco e The Kitchen, New York, con il supporto di Matthew Marks Gallery. Ogni partecipante riceverà una copia del volume quale materiale didattico connesso al seminario stesso.

Paul Sietsema (1968, vive e lavora a Los Angeles) ha avuto mostre personali in numerose istituzioni museali, tra cui: Nouveau Musée National de Monaco; San Francisco Museum of Modern Art; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; Whitney Museum of American Art e Museum of Modern Art, New York; Kunsthalle Basel. È stato premiato con la Guggenheim Fellowship nel 2005, con la DAAD (German Academic Exchange Service) Fellowship nel 2008 e con il Wexner Center Residency Award nel 2010. Sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui: Centre Georges Pompidou, Parigi; Tate Modern, Londra; Sammlung Hauser und Wirth, St. Gallen; Walker Art Center, Minneapolis; U.C.L.A. Hammer Museum, Los Angeles.

Eva Fabbris (1979, vive e lavora a Milano) è curatrice alla Fondazione Prada, Milano. Dottore di ricerca in Studi Umanistici, ha lavorato in diversi dipartimenti curatoriali di musei italiani (Museion, Bolzano;  Galleria Civica di Trento) e, da indipendente, ha curato e organizzato mostre e convegni in istituzioni italiane e europee, tra cui il Nouveau Musée National de Monaco, la Triennale di Milano, la Fondazione Morra di Napoli  e la galerie de l’erg di Bruxelles. Come guest-lecturer ha tenuto conferenze e conversazioni in diverse istituzioni tra cui il Centre Pompidou di Parigi, la Daimler Foundation di Berlino, l’HEAD di Ginevra, la GAM di Torino e numerose università italiane. Scrive su Mousse Magazine, L’Officiel Art, Icon Design e Flash Art.