Mediterraneo Sociale presenta al museo Madre (7 dicembre, ore 12.00) la mostra itinerante MAF – Memoria, Arte e Fango, con le diciotto opere d’arte create da eminenti artisti della scena contemporanea utilizzando le bottiglie di Aglianico e Falanghina del Sannio DOCG salvate dall’alluvione che ha flagellato il beneventano nell’ottobre 2015. La mostra, che ha debuttato a Benevento a un anno esatto dall’emergenza, approda ora a Napoli con l’installazione negli spazi della chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, dove sarà visitabile fino a domenica 11 dicembre.
MAF – Memoria, Arte e Fango, prodotta da Mediterraneo Sociale, recupera le bottiglie con sopra ancora il fango dell’esondazione del fiume Calore e le ripropone nelle vesti di diciotto pezzi d’arte unici, per narrare la memoria dell’alluvione e simboleggiare l’importanza di preservare una relazione armonica tra le caratteristiche dell’ambiente e il patrimonio di know-how delle comunità che lo abitano.
Illustre e internazionale la rosa dei nomi dell’arte contemporanea che firmano questo percorso di arte totale: Arcangelo, Giulio Calandro, Filippo Cannata, Mario Ciaramella, Rosanna de Cicco, Antonio Fallarino, Eugenio Giliberti, Biagio Maio, Umberto Manzo, Mario Mascia, Pasquale Palmieri, Perino & Vele, Giuseppe Perone, Lucio Perone, Edoardo Rossi, Michele Spina, più due opere dei licei artistici di Benevento e Cerreto Sannita.
L’iniziativa ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, mentre numerosi e autorevoli sono i patrocini morali: la Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, il Dipartimento DEMM dell’Università degli Studi del Sannio, il Comune di Solopaca, la Pro Loco di Solopaca, il Comune di Benevento, il Comune di Napoli, Legambiente Campania, Banca Popolare Etica, SMA Campania, GAL Partenio, il Liceo artistico Virgilio di Benevento e il Liceo artistico Carafa-Giustiniani di Cerreto Sannita e i Comuni di Calvi, Pratola Serra, San Giorgio del Sannio e Torrioni.