Vincenzo Trione al Madre

 

In programma al Madre la presentazione del volume L’opera interminabile. Arte e XXI secolo: ne discute l’autore, Vincenzo Trione, con Enzo d’Errico, letture di Peppe Servillo.

Giovedì 28 novembre, alle ore 18.00, al Madre si terrà la presentazione del volume L’opera interminabile. Arte e XXI secolo (Einaudi, 2019) di Vincenzo Trione: un incontro, moderato da Enzo d’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, con letture di Peppe Servillo.

Cosa accomuna artisti come Kiefer, Kentridge, Boltanski, Barney e Hirst, scrittori e poeti con una profonda vocazione visiva come Pamuk e Balestrini, cineasti come Iñárritu e Greenaway, musicisti visionari come Björk e creatori di celebri scenografie come Es Devlin? Sono artisti molto diversi tra loro, con storie e sensibilità uniche: eppure, tutti condividono l’idea di un’arte creatrice di opere-mondo monumentali, plurali, ambiziose, a volte impossibili da trasferire o riallestire. I quindici artisti al centro di questo libro sono creatori di mondi: le loro opere sono autentiche cosmogonie, territori aperti, mobili e ubiqui, in cui pratiche e linguaggi lontani – pittura, scultura, fotografia, cinema, video, musica, letteratura – si intersecano e si reinventano: reinventando così il mondo, il nostro mondo, quello caotico e frammentato del nuovo millennio. Vincenzo Trione allestisce per il lettore un originale museo allo stesso tempo immaginario e possibile, reale e potenziale, ibrido e multiforme. E, come in un museo, Trione parte dalle opere, raccontandone la genesi, i sensi molteplici, i misteri (anche con il supporto degli schizzi preparatori, dei progetti, delle testimonianze dirette degli artisti). Ma è la somma delle parti che fa emergere l’ambizioso e inaspettato disegno che opere e artisti vanno a comporre: la ripresa e il rilancio dell’utopia rinascimentale e romantica dell’opera d’arte totale. L’opera interminabile è un primo, fondamentale, necessario canone dell’arte del XXI secolo.

Vincenzo Trione è professore ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano, dove è Preside della Facoltà di Arti e Turismo. Collabora con il Corriere della Sera. Dirige il Dipartimento di ricerca e formazione del museo Madre di Napoli. Direttore generale di Valencia 09 – Confines (2009), curatore del Padiglione Italia della 56ª Biennale di Venezia – Artivisive (2015) e di numerose mostre in musei italiani e stranieri. Ha pubblicato i seguenti libri: Il poeta e le arti. Apollinaire e il tempo delle avanguardie (1999), Dentro le cose. Ardengo Soffici critico d’arte (2001), Atlanti metafisici. Giorgio de Chirico: arte, architettura, critica (2005), Giorgio de Chirico. Le città del silenzio: architettura, memoria, profezia (2009), Effetto città. Arte cinema modernità (2014, Premio Roma, Premio-giuria Viareggio), Contro le mostre (2017, con Tomaso Montanari).