Marco Bagnoli, La Voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile, 2015. Veduta della mostra al Madre, Napoli. Nell’ambito di L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte. Foto © Amedeo Benestante.

L’albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte

Giovedì 24 maggio alle ore 18.00 al Madre (Sala delle Colonne, primo piano) verrà presentato il volume L’albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte (Skira editore, 2018). Introdotti e coordinati da Andrea Viliani, direttore del Madre, interverranno: Achille Bonito Oliva, curatore del volume e del relativo progetto espositivo, e Guido Guerzoni, autore di uno dei saggi in catalogo e docente presso l’Università Bocconi di Milano.

Inaugurata nel 2015 sotto il patrocinio di EXPO 2015 e realizzata con la collaborazione del MiBACT e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, tra il 2015 e 2017 la mostra L’albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, ha coinvolto 45 artisti, scelti dal critico Achille Bonito Oliva, e 86 istituzioni, pubbliche e private, attive in ogni regione italiana, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, dalla Sicilia al Friuli Venezia-Giulia. La mostra si è caratterizzata per diversi elementi di originalità dalla concezione all’organizzazione: la progressione dilatata nel tempo (dal 25 settembre 2015 al 10 marzo 2017); la sede espositiva diffusa su tutta la Penisola, attivando l’articolata rete dell’arte contemporanea in Italia; il coordinamento tra istituzioni tra loro molto diverse.

Il progetto ha previsto la presentazione, proprio al Madre, dell’opera di Marco Bagnoli La Voce, 1975, abbinata all’installazione Janua Coeli, 1988, in un inedito allestimento site-specific concepito per il secondo cortile di Palazzo Donnaregina, intitolato La Voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile, 1975 – 2015. In occasione della presentazione del volume, l’opera sarà visitabile per tutto il giorno.

L’esperienza curatoriale ed espositiva, per molti versi straordinaria, di questa mostra è ora raccolta nel volume italiano/inglese edito da Skira che, accanto al saggio del curatore e a un’analisi storica firmata da Guido Guerzoni, documenta le 45 opere attraverso i contributi critici di professionisti del mondo della cultura contemporanea (critici, storici dell’arte, direttori di museo e curatori indipendenti) e la segnalazione delle innumerevoli collaborazioni e sponsorizzazioni – pubbliche e private – che hanno supportato artisti e musei.