Alcune foto sparpagliate sul tavolo sono state l’inizio: due metri quadrati di stampe di dimensioni varie, temi differenti, lavori conclusi che facevano largo a nuovi e potenti dubbi. In una stanza sono confluite le visioni primordiali, i concetti ancora in nuce di otto giovani fotografi: Ilaria Abbiento, Fulvio Ambrosio, Chiara Arturo, Giuliana Calomino, Cristina Cusani, Susy D’Urzo, Luigi Grassi, Claudia Mozzillo. Antonio Biasiucci ha incoraggiato la ricerca di ciascun partecipante, grazie a un laboratorio in cui la necessità si è fatta indagine: un progetto di puro volontariato che intende essere un appuntamento biennale affinché negli anni possa rivelarsi un’azione incisiva nel contesto cittadino.
Il progetto Lab, che sarà presentato mercoedì 19 marzo al museo Madre, ha ricevuto il “matronato” della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.