Justin Randolph Thompson doan yu tell no one I made it 2020 still da video Courtesy l’artista

La XVI Giornata del Contemporaneo al Madre

 

 

doan yu tell no one I made it è un cortometraggio in super8 dedicato al colonialismo fascista e realizzato per il museo Madre da Justin Randolph Thompson.

 

 

 

 

doan yu tell no one I made it  è un cortometraggio in super8 dedicato ai temi della fragilità e la difesa affrontati attraverso la richiesta di rinviare il giudizio respinto nella disperazione. Lo studio si basa su una prefazione del 1891, indirizzata ai lettori dei suoi appunti e discorsi sull’Eritrea,  in cui Ferdinando Martini scoraggia con le sue parole un impegno critico. Il film è incentrato sullo shadowboxing di due pugili nel passaggio di un arco di trionfo arricchito da un titolo tratto dai Canti Pisani di Ezra Pound, che fa riferimento a un disconoscimento della paternità. Il filmato e il suono di accompagnamento sono studi per il prossimo film Minted in Enemy Bronze che impegna la storia coloniale italiana in Africa, le aspettative della performatività e del dislocamento dei neri come dispositivo teatrale.

 

BIOGRAFIA

Justin Randolph Thompson è nato negli stati uniti ma risiede e lavora in Italia dal 1999. 

Thompson è co-fondatore e direttore di Black History Month Florence, associazione culturale che propone un’esplorazione multiforme della cultura africana e diasporica nel contesto Italiano, fondata nel 2016 come rete inter-istituzionale per promuovere la produzione culturale che celebra la diversità delle culture afro-discendenti in Italia. L’associazione è supportata dal Comune di Firenze, oltre che da fondazioni, istituzioni e associazioni culturali e musei. Tommaso Sacchi, capo segreteria cultura del Comune di Firenze, definisce l’associazione preziosa e convincente per la pluralità di sguardi che offre e per il coinvolgimento dei luoghi deputati alla cultura disseminati nel territorio italiano.

Questo il sito dell’artista e di seguito dell’associazione:
http://www.justinrandolphthompson.com/index.php?/bio/
http://www.blackhistorymonthflorence.com/

L’opera proposta è inoltre uno studio sul colonialismo fascista, basata su una prefazione del 1891 indirizzata ai lettori degli appunti e discorsi sull’Eritrea di Ferdinando Martini. Il breve film e il sonoro sono gli studi preparatori per il prossimo film Minted in Enemy Bronze dedicato alla storia coloniale italiana in Africa.  

Anche se l’artista non è nato in Italia, il suo lavoro è radicato nella nostra cultura e dedicato all’osservazione di un fenomeno specifico nel contesto e sul territorio nazionale. Ci sembrava perfetto per esplorare il concetto di comunità per descrivere una di quelle presente e molto rilevanti nel contesto napoletano e nazionale.