Luciano Caruso, Litogrammi (dalla serie Lettura di Antonin Artaud – Le sauffle), 1970, dettaglio, Gli anni cap.1. Episodi di storia dell’arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi, a cura di Eva Fabbris, museo Madre, Napoli 2024. Foto Amedeo Benestante.

La chimera

Opere d’arte come agenti trasformativi

Gli anni. Storie a cura di Olga Scotto di Vettimo
Per ogni capitolo de Gli anni, un artista napoletano viene invitato a curare una stanza del percorso di mostra, a partire da una personale selezione di opere della collezione del museo Madre. La Chimera è il titolo del progetto espositivo concepito dall’artista Federico Del Vecchio, che mette in dialogo i lavori Labirinto (1980) di Vettor Pisani e Litogrammi (1970) di Luciano Caruso, conservati nei depositi del museo, con le pratiche di artisti di generazioni più giovani – Benni Bosetto, Helena Hladilova e Del Vecchio stesso. Coinvolgendo due dei protagonisti della mostra, l’incontro intende espandere la riflessione sulle opere d’arte come “oggetti chimera” – secondo la definizione elaborata dall’antropologo Carlo Severi nel libro “The Chimera Principle” – ovvero costruzioni immaginative e simboliche, che agiscono come portali di accesso verso dimensioni di memoria collettiva e processi di trasformazione inter-personale.

Introducono

Angela Tecce Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Eva Fabbris Direttrice museo Madre

Intervengono

Federico Del Vecchio Artista
Benni Bosetto Artista

Modera
Marta Federici Ricercatrice museo Madre