In collaborazione con l’associazione culturale I Martedì Critici, il Madre ospiterà martedì 3 febbraio, alle ore 18, il primo di quattro incontri pubblici con alcuni protagonisti del mondo dell’arte contemporanea. Per l’occasione il Museo aprirà in via straordinaria il martedì, abituale giorno di chiusura, dalle ore 17.30 alle 19.30.
Gli appuntamenti seguiranno la consueta formula dei Martedì Critici, che tornano a Napoli dopo le tappe presso il Museo Pecci di Milano, il MACRO e il MAXXI di Roma, il PAN di Napoli: un’intervista pubblica, corredata da immagini, condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, curatori del progetto, che permettono di ricostruire mostre, pubblicazioni, progetti, in una pluralità di collaborazioni con artisti, curatori, critici, collezionisti e appassionati.
Ospite del primo appuntamento dei Martedì Critici al Madre sarà Alfonso Artiaco.
Nel 1986, all’età di ventidue anni, Alfonso Artiaco ha aperto la sua prima galleria in corso Terracciano a Pozzuoli. Lo spazio inaugurava con un’esposizione dal titolo Possibilità di collezione, in cui vennero esposte opere appartenenti alla collezione del giovane gallerista. Fin dall’esordio, Artiaco si propone di offrire un programma rigoroso di mostre, da Giovanni Anselmo a Jannis Kounellis, da Giuseppe Penone a Luigi Mainolfi, da Sol LeWitt a Carl Andre. L’esperienza di Pozzuoli rappresenta un unicum nel panorama del contemporaneo in Italia in quegli anni, una galleria che in un piccolo centro si propone di portare avanti in maniera continuativa un ambizioso programma internazionale. Nel 2003 Artiaco trasferisce la sua galleria a Napoli, nello spazio in piazza dei Martiri che aveva ospitato la Galleria Lucio Amelio. Lo spazio è inaugurato con la mostra Fragments Napoli 2003 di Gerhard Merz.
Tra i principali animatori della vita culturale cittadina, a Napoli, Artiaco promuove progetti che rafforzino le relazioni tra galleria, artisti e istituzioni: nel 1998, grazie al rapporto di collaborazione avviato con la Soprintendenza, si inaugura la mostra di Gilbert & George New Testamental Pictures presso il Museo di Capodimonte, e sempre nella stessa sede, nel 2010, è la volta di Albert Oehlen. Nel novembre 2012 Artiaco trasferisce la galleria nel palazzo nobiliare De Sangro di Vietri, nel cuore della città, che inaugura con un omaggio a Sol LeWitt – esponendo per la prima volta in Italia le sue Pyramids (1986) – e con una personale di Liam Gillick.
Accanto alla proposta di artisti consolidati italiani e internazionali, con una focalizzazione sul concettuale, l’arte povera e minimal, Artiaco ha sostenuto nei suoi quasi trent’anni di attività la promozione di giovani artisti nazionali e stranieri, seguendoli lungo tutto il percorso di maturazione artistica.