Lucio Amelio al City Hall, Napoli, 1 aprile 1980. Foto © Fabio Donato

I Giovedì di Lucio Amelio

In omaggio al gallerista napoletano Lucio Amelio, a cui il Madre dedica la mostra in corso Lucio Amelio. Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). Documenti, opere, una storia…(fino al 6 aprile 2015), il museo propone al pubblico I Giovedì di Lucio Amelio.
Anche in occasione di questo terzo appuntamento, giovedì 26 marzo 2015, sarà proposto un doppio programma: Lettere a Lucio Amelio (ore 17.00, terzo piano), una visita guidata gratuita ispirata dalle corrispondenze tra Amelio e artisti, collezionisti, galleristi, critici, istituzioni culturali napoletane e internazionali, e CityHall@MADRE (dalle ore 22.00 alle ore 2.00, primo piano, Sala delle Colonne), una serata musicale che evoca l’atmosfera del famoso locale napoletano City Hall, crocevia di artisti internazionali, e memorabile luogo dell’incontro, organizzato da Lucio Amelio il 1 aprile 1980, tra Andy Warhol e Joseph Beuys.

Lettere a Lucio Amelio

Durante la visita guidata Lettere a Lucio Amelio, alle ore 17.00 (terzo piano), i Servizi educativi del Madre propongono un reading di alcune lettere e documenti in mostra, come quelle che, tra il 1967 e il 1968, documentano il rapporto del gallerista con Lucio Fontana, teorizzatore dello Spazialismo e autore di opere come i cicli Attese e Concetti spaziali, che pochi mesi prima della sua morte mise a fuoco proposte e progetti, poi non realizzati, per la sua mostra a Napoli. E ancora la collezione di lettere indirizzate ad Amelio, nelle quali l’artista James Lee Byars scrive di un progetto per Palazzo Reale a Napoli, associando alle parole disegni che trasformano questi messaggi in fragili ed impenetrabili lavori d’arte.
La partecipazione alla visita è gratuita. È consigliata la prenotazione.

CityHall@MADRE

Dalle ore 22.00 alle ore 2.00 (primo piano, Sala delle Colonne) il programma musicale e le videoproiezioni di CityHall@MADRE ricreano le atmosfere e le suggestioni che hanno caratterizzato le notti di uno dei club underground più amati di Napoli. Frequentatissimo dai personaggi più influenti della scena artistica e culturale nazionale ed internazionale, il City Hall è lo storico locale napoletano aperto il 10 gennaio 1980 dall’imprenditore Dino Luglio, che resta nell’immaginario collettivo il luogo per eccellenza in cui idee ed intrattenimento confluivano in uno spazio culturale all’avanguardia: qui, il 1 aprile 1980, fu organizzata la festa che celebrò l’incontro a Napoli fra Joseph Beuys e Andy Warhol. Mixando materiali provenienti dagli archivi foto-cinematografici di Mario Franco e sonorizzandoli con le musiche dell’epoca, il ricordo degli artisti che hanno esposto da Lucio Amelio si configura come un omaggio libero ma rigoroso che si affianca, con materiali inediti, alla mostra del Madre.
In particolare, il programma della serata prevede un prezioso inedito: quando il 6 maggio 1983, l’artista americano Keith Haring espose da Lucio Amelio (fu tra l’altro la sua prima mostra personale in Europa), portò con sé in galleria una registrazione video in formato Umatic NTSC contenente la documentazione, tra l’altro, di una serie di disegni, piuttosto audaci, realizzati in una toilette pubblica, dalle pareti al soffitto. All’epoca, per problemi tecnici, non fu possibile proiettare il video: giovedì 26 marzo al Madre si vedrà quindi una vera e propria “anteprima” di un documento storico assolutamente inedito, relativo a un intervento di Keith Haring rimosso all’epoca, e quindi oggi perduto.
I filmati in proiezione ritraggono anche Andy Warhol nella sua Factory, dagli anni degli esordi fino alla sua morte prematura, incluso l’omaggio del padre della Pop Art a Napoli, con la serie dei Vesuvius. Altri artisti come Jannis Kounellis, Cy Twombly, Robert Mapplethorpe, Keith Haring, Nino Longobardi, Carlo Alfano, Ernesto Tatafiore completano la selezione dei documenti, mixati da Mario Franco in una sintesi video che offre una significativa rievocazione degli anni 70′ e 80’ di Lucio Amelio.
La serata sarà animata con il dj set di DOMAEX (Domenico Giordano), dj e producer napoletano che, influenzato da sound mistici e psichedelici, realizza dj set sensibili alle nuove tendenze elettroniche di matrice Deep House, Techno e Tech House.
Chiude B.O.P – Luca Affatato, produttore di musica ed appassionato di sound design, che ha iniziato a suonare come dj Drum&Bass dal 1996, passando poi a 16bit Suicide, duo electrorock legato all’etichetta underground Registrazioni Italiane con Davide Rossillo, collaborando con la fanzine Nervi, con il fumettista spagnolo Miguel Angel Martin, mentre con Davide Squillace si è avvicinato alla struttura della musica dance producendo, con il moniker Phutura, dischi su realtà del settore (Minisketch, Adagio, Globox, Claque Musique).