Anche quest’anno il Madre aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, iniziativa ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione Europea per valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale condiviso.
In programma per sabato 21 settembre alle ore 15.00 un approfondimento dedicato al tema della comunicazione digitale, promosso dalla Regione Campania e organizzato dalla Scabec in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in occasione della VII Assemblea Nazionale di IgersItalia: un workshop sulle nuove possibilità di impiego dei principali social network (Facebook, Instagram e WhatsApp) realizzato in collaborazione con Facebook Italia.
Dalle ore 19.30 alle ore 23.00, apertura straordinaria del museo con ingresso a 1 euro e visite guidate gratuite alle mostre in corso e alle collezioni. L’itinerario proposto, con partenza alle ore 20.00, ore 20.45, ore 21.30 e ore 22.15, prenderà il via dall’opera in situ di Daniel Buren Axer/Désaxer, per proseguire con la visita alle sale monografiche realizzate da Francesco Clemente, Richard Long, Sol LeWitt, Luciano Fabro, Jeff Koons, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Rebecca Horn, Giulio Paolini e Richard Serra per la collezione site-specific del Madre. Declinando il tema di #GEP2019 Un due tre..Arte! Cultura e intrattenimento, la serata si concluderà nei cortili del museo con Aperitivo Atmosphere (ore 19.30-23.00, ingresso 1 euro) e L’arte dei party (ore 23.00-02.00, ingresso 20 euro con drink incluso): per l’evento, organizzato in collaborazione con Lunare Project e Radio Yacht, si alterneranno in consolle Roberto Barone e Lupo di Mare, proponendo al pubblico sonorità in cui generi differenti si mescolano, dando vita a performance acustiche di grande impatto.
Domenica 22 settembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.30 alle ore 19.30, saranno rimesse “in scena” al Madre le opere-performance Hommage (2001) e Mangiafuoco (1979) di Pier Paolo Calzolari, incluse nella mostra Painting as a Butterfly, e la performance Rapsodie inepte [Capricci] (2019), concepita dall’artista proprio in occasione della mostra, in cui un assistente movimenta un carrello su cui sono poste due opere dalla serie Capricci: Aquilone urbinate (1981) e Fabula (1982).