“Fate presto” è il memorabile titolo che uscì sul quotidiano “Il Mattino” dopo pochi giorni dal terremoto del 1980. Un appello che è diventato un’icona assoluta della tragedia grazie al dipinto di Andy Warhol, che proprio in questi giorni è esposto al Madre in occasione della mostra dedicata al gallerista Lucio Amelio. Ma il “Fate presto” del Rotary club Napoli Posillipo si riferisce a un altro terremoto. Perché Napoli trema ancora per lo sconforto generale che la crisi economica ha accentuato, la disoccupazione alle stelle, la pervasività del sistema camorristico, l’inadeguatezza cronica dei servizi sociali. Per questo le prove generali aperte al pubblico del “Trovatore” che aprono la stagione lirica del Teatro San Carlo di Napoli permetteranno, attraverso la devoluzione di una parte dell’incasso, di sostenere le due linee di intervento del Rotary club: la prima, nei confronti dei ragazzi del Rione Traiano, balzato dolorosamente alle cronache per la morte del giovane Davide Bifolco e la seconda per i bambini rom dei campi nomadi presenti nella nostra periferia.
Il Madre sostiene l’iniziativa riservando un biglietto d’ingresso al museo ridotto del 50 per cento, a coloro che esibiranno il biglietto della prova generale del “Trovatore”.