“do ut do” è un contenitore di idee che, dopo il successo della prima edizione dedicata all’arte contemporanea, nel 2014 si rivolge alle eccellenze del design internazionale, prevedendo durante il corso dell’anno diversi appuntamenti in cui verrà proposta al grande pubblico un’esposizione che, per ampiezza e contenuti, ha pochi precedenti nella storia del design.
Il significato e la nascita del progetto
do ut do, nome coniato da Alessandro Bergonzoni, è legato ad un progetto benefico biennale inaugurato nel 2012, debutto immediatamente abbracciato da personalità del mondo dell’arte contemporanea come Yoko Ono, madrina della prima edizione. La causa ha coinvolto le eccellenze del mondo dell’arte, del cinema, del design, della moda e della musica con un progetto di raccolta fondi promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli e ideato a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, organizzazione non-profit che dal 2002 opera nel campo dell’assistenza, formazione, ricerca e divulgazione della cultura delle Cure Palliative.
La prima edizione
La prima edizione, “do ut do 2012: Arte per Hospice”, dedicata all’arte contemporanea, ha permesso di raccogliere € 240.000 grazie alle donazioni e alla compartecipazione delle più prestigiose gallerie, istituzioni e imprese insieme a 38 tra i più illustri personaggi del mondo dell’arte, quali Vanessa Beecroft, Bill Beckley, Sandro Chia, Pirro Cuniberti, Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto.
I donatori di do ut do 2014: Design per Hospice
La seconda edizione sarà nel segno del design con i migliori designer mondiali come protagonisti. Padrini d’eccezione, dopo Yoko Ono, che nel 2012 ha donato il suo Wish Tree, saranno i MASBEDO, duo di video artisti che ha contribuito con la realizzazione di un video inedito dal titolo Look Beyond. I Masbedo, artisti pluripremiati, sono ormai protagonisti del panorama internazionale d’arte contemporanea, espongono in prestigiosi musei mondiali di arte contemporanea e sono chiamati a Biennali e Film Festival di grande rilevanza.
I protagonisti di do ut do sono designer, architetti, artisti e aziende produttrici che si cimentano nella creazione di oggetti con valore d’uso, le adesioni finora raccolte annoverano: Emilio Ambasz, Archea, Christian Balzano, Claudio Bellini, Mario Botta, Michel Boucquillon, Sergio Calatroni, Centro Stile Leucos / Marcello Jori, Sandro Chia, Painè Cuadrelli e Francesca Rho, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Odile Decq, Flavio Favelli, Leo Fender / John “Crash” Matos, Jacopo Foggini, Doriana e Massimiliano Fuksas, Massimo Giacon, Anna Gili, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Daniele Innamorato, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Donia Maaoui, Antonio Marras, Emiliana Martinelli, Richard Meier, Franco Mello, Alessandro Mendini, Angelo Micheli, Mario Nanni, Jean Nouvel, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Luca Pancrazzi, Francesco Patriarca, Fabio Rotella, Andrea Salvetti, William Sawaya, Luca Scacchetti, Claudio Silvestrin, Ettore Sottsass, Philippe Starck, Tarshito, Axel Vervoordt. PRODUTTORI – Adamantx, Alessi, Archimede Falegnameria, Astor Mobili, Bisazza, Casale Bauer, Co.Modo, Danese / Artemide, Genesia, GoriLab, GVM, Kollmar 1921, Italcementi, Leucos, Margraf, Martinelli Luce, Mascagni, Memphis, Pampaloni, Riva 1920, Sawaya & Moroni, S.E.C., Superego Editions, TE Collection, Tendentse.
Si deve far “p’arte”
Anche in questa edizione i designer hanno espresso la loro adesione donando una loro opera che, secondo il tradizionale schema dell’ “estrazione a sorte”, verrà assegnata a chi avrà sostenuto le attività della Fondazione con un contributo a partire da € 5.000.
Le opere esposte
Il progetto benefico prevede nel 2014 tre momenti pubblici, che saranno occasione unica per ammirare le opere inedite, e un evento conclusivo. Tre esposizioni in programma: la prima si svolgerà dal 16 al 18 maggio al MAXXI di Roma, la seconda avrà luogo dal 22 al 25 maggio al MADRE di Napoli, la terza dal 22 settembre al 19 ottobre al MAMbo di Bologna. L’ultimo appuntamento consisterà invece nella vera e propria estrazione e conseguente assegnazione delle opere in palio, il 24 ottobre a Bologna presso il MAST, Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia.
Perché do ut do – la mission della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus
I fondi raccolti verranno interamente devoluti a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, che opera nell’ambito delle Cure Palliative attraverso assistenza, formazione e ricerca. Negli Hospice Seràgnoli (strutture dedicate alla cura dei pazienti affetti da malattie inguaribili e dei loro familiari) si offre accoglienza altamente qualificata, con l’obiettivo di intervenire sul dolore e sugli altri sintomi per alleviare la sofferenza e migliorare la dignità e la qualità di vita. L’assistenza, rigorosamente gratuita grazie all’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e le donazioni private, è garantita da équipe multidisciplinari formate in seno all’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA) istituita nel 2006 con l’obiettivo di diffondere la cultura delle Cure Palliative tramite programmi formativi e di ricerca.
Tra i progetti in corso di sviluppo per completare l’offerta in Cure Palliative, la Fondazione Hospice sta collaborando con le istituzioni pubbliche per la realizzazione di un Hospice Pediatrico a Bologna dedicato all’assistenza di tutti i piccoli pazienti e delle loro famiglie che si trovano a gestire patologie ad alta complessità assistenziale. La struttura dotata di dieci posti, ospiterà pazienti provenienti dalla Regione Emilia- Romagna e da altri parti d’Italia e rappresenterà un modello di servizio innovativo e specialistico in stretta sinergia con le strutture esistenti ma con soluzioni di presa in carico e percorsi assistenziali appropriati e coerenti.
Le risorse raccolte con do ut do saranno destinate alla Fondazione Hospice Seràgnoli per la gestione dei tre Hospice in area bolognese, attraverso i quali la Fondazione garantisce a pazienti e famiglie assistenza dedicata e controllo dei sintomi lungo tutto il decorso della malattia.