Carlo Alfano, Delle distanze dalla rappresentazione, 1968-1969, installation view, Gli anni cap.1. Episodi di storia dell’arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi, a cura di Eva Fabbris, museo Madre, Napoli 2024. Foto Amedeo Benestante.

Delle distanze dalla rappresentazione

Napoli anni Sessanta: attese e disattese

Gli anni. Storie a cura di Olga Scotto di Vettimo
“Non sussiste oggi un problema napoletano” dichiara nel 1965 Giulio Carlo Argan sulle pagine di “Marcatré”, intercettando nelle battaglie degli architetti contro la speculazione edilizia, nelle correnti critiche “aperte e combattive” e nell’impegno dei giovani artisti per “denapolitanizzare” il pensiero creativo i segnali di una concreta adesione alle possibilità del “nuovo”. 

Sul finire di quel decennio, Carlo Alfano realizzò le due opere scelte per la mostra Gli anni al museo Madre, esposte nel 1970 alla Modern Art Agency di Lucio Amelio.  Alcuni temi fondamentali accomunavano, secondo l’artista, tutta la sua generazione: la “critica alla somiglianza e alla rappresentazione”, così come la “riflessione sul discontinuo, la distanza dallo storicismo e l’amore per l’archeologia, l’ironia sull’empirismo, l’attenzione alle scienze, l’idea che la ragione è la storia del Medesimo e dell’Altro”. Da questi argomenti si intende procedere per individuare le storie che scandirono la cultura visiva, performativa e letteraria di un decennio che già anticipava, tra attese e disattese, prospettive e visioni future.

Introducono
Angela Tecce Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Eva Fabbris Direttrice museo Madre

Intervengono
Flavia Alfano Docente e curatrice Archivio Alfano
Giulio Baffi Critico teatrale
Maria De Vivo Docente Università di Napoli L’Orientale
Matteo Palumbo Docente Università di Napoli Federico II

Modera

Olga Scotto di Vettimo Docente Accademia di Belle Arti di Napoli