Colonialità e Culture Visuali in Italia. Percorsi critici tra ricerca artistica, pratiche teoriche e sperimentazioni pedagogiche

Colonialità e Culture Visuali in Italia. Percorsi critici tra ricerca artistica, pratiche teoriche e sperimentazioni pedagogiche

Alle ore 16.00, verrà presentato il volume 1 Colonialità e Culture Visuali in Italia. Percorsi critici tra ricerca artistica, pratiche teoriche e sperimentazioni pedagogiche, a cura di Simone Frangi e Lucrezia Cippitelli, edito da Mimesis, 2021, con la partecipazione di alcuni degli artisti in mostra.

L’antologia  nasce da un progetto didattico del Biennio di Visual Cultures dell’Accademia di Brera. Il volume è il punto di arrivo di uno sforzo collettivo: un anno di ricerca con un gruppo appassionato di studenti di Brera, iniziato nel 2018, e due anni di lavoro editoriale. Raccoglie contributi di accademici, artisti ed attivisti che analizzano la persistenza d’immaginari coloniali nelle culture visuali contemporanee in Italia e la politica amnesica e afasica riservata al colonialismo italiano. La ricerca approfondisce la relazione tra l’Italia e l’Africa così come venne istituita all’epoca dell’impresa coloniale italiana, i suoi assetti ideologici nonché la posterità di immaginari tossici, consciamente o inconsciamente condivisi e riprodotti dalla “comunità immaginata” della nazione italiana. Colonialità e Culture Visuali in Italia analizza il ruolo della produzione culturale nella costruzione ideologica di narrative razziali legate a questa storia in un percorso teorico che si affianca alle pratiche di artisti italiani e artisti africani che, a partire da posizionalità diverse e complementari, hanno saputo intessere una maglia di riflessioni sull’eredità contemporanea di un lungo periodo storico ampiamente dissimulato. Colonialità e culture visive in Italia raccoglie i contributi di Alessandra Ferrini, Barbara Casavecchia, Angelica Pesarini, Gaia Giuliani, Liliana Ellena, Gianmarco Mancosu, Neelam Srivastava, Wissal Houbabi, Alessandra Fredianelli, Peter Friedl, Alfredo Gonzalés Ruibal e una “cartografia possibile” di artisti italiani e africani composta da schede di lettura redatte da Matteo Binci, Miriam Canzi, Alessandra Fredianelli, Gloria Nossa, Noemi Stucchi, Sara Tortolato, Massimo Vaschetto, Claudia Volonterio, Guglielmo Zalukar, Milena Zanetti.

All’evento partecipano Simone Frangi e Lucrezia Cippitelli in dialogo con artisti, studiosi e curatori, inclusi Binta Diaw, Justin Randolph Thompson, Rossella Biscotti, Leone Contini, Carmine Conelli, Alessandro Gallicchio.

Alle 17.30 l’artista Justin Randolph Thompson condurrà la performance inedita “Al Lettore Benevolo”, in collaborazione con la musicista e sound-artist Sam Barreto Cardoso Bertoldi.

Al Lettore Benevolo è una performance basata su un film che esplora rotture e continuità in relazione alla violenza coloniale nel contesto italiano. Il lavoro, che contrappone luoghi che hanno ospitato la violenza fisica ad altri impegnati a perpetuare il simbolismo dell’oppressione e del dominio, vede la partecipazione di Daphne Budasz, ricercatrice fiorentina e co-fondatrice di Post Colonial Italy. La macchina da presa si impegna in un atto di testimonianza, spostandosi tra la Mostra d’Oltremare di Napoli e il monumento dello scultore Romano Romanelli a Firenze, oltre a una piazza dedicata a Indro Montanelli in Sicilia. L’astratta successione di filmati in Super8 è accompagnata da una partitura sonora dal vivo del percussionista e polistrumentista Sam Barreto Cardoso Bertoldi che elabora un archivio sonoro con una mappatura giornalistica fascista di Napoli e la voce del griot Dudu Kouate che legge dalla prefazione di Cose Affricane di Ferdinando Martini. Queste fonti sono accoppiate, ampliate e sezionate utilizzando gli strumenti ibridi e le forme di scavo elettronico di Barreto Cardoso Bertoldi. Il film è un capitolo del progetto in corso Minted in Enemy Bronze, finanziato in parte da una sovvenzione del Consiglio italiano del 2021.