Charlemagne Palestine, Immagine per invito “““Strummingsssss per i Misteriiiii dell’Infinito”””, 2019. Courtesy l’artista.

Charlemagne Palestine a Ravello

 

Protagonista della prima edizione di ODE TO RAVELLO, progetto promosso da Palazzo Avino e realizzato in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, l’artista presenta l’opera sonora pianistica “““Strummingsssss per i Misteriiiii dell’Infinito”””.

Charlemagne Palestine è il primo artista invitato a partecipare a ODE TO RAVELLO, un progetto coordinato da Silvia Macchetto che mette in relazione musica ed arte contemporanea, promosso da Palazzo Avino e realizzato in collaborazione con la Fondazione Donnaregina / museo Madre.  L’artista e compositore statunitense è stato selezionato da un Comitato composto da Fabio Agovino, collezionista; Mariella Avino, Managing Director di Palazzo Avino; Cloè Perrone, curatrice; Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e Andrea Viliani, direttore artistico del museo Madre.

Martedì 27 agosto, a Ravello, l’artista presenterà l’opera sonora pianistica “““Strummingsssss per i Misteriiiii dell’Infinito”””: l’appuntamento, a ingresso libero, è in programma alle ore 21.00 presso la Chiesa di San Giovanni del Toro. L’opera-performance sarà documentata e inclusa in un’installazione, che sarà esposta al Madre a gennaio 2020.

Charlemagne Palestine è nato a Brooklyn, New York, nel 1947. È artista del suono e dell’installazione, compositore, cineasta, performer, cantore, carillonneur. È un Gesamtkunstler, perchè da oltre 40 anni il suo lavoro si configura come “Gesamtkunstwerk”, ovvero “opera d’arte totale”. Esegue sempre le sue composizioni come solista. I continuums sonori elettronici furono i suoi primi pezzi; poi scoprì il Bösendorfer Imperial Piano di Vienna e iniziò a trasformare i pianoforti in sintetizzatori acustici elettronici usando una tecnica chiamata “Strummminggggsss”, in cui ogni stringa dello strumento ha la propria voce e la rapida alternanza di note, accordi e registri diventa spettro fisico di risonanze e sonorità, che interagiscono con lo spazio, spesso architetture sacre dall’atmosfera magica, per trasportare gli ascoltatori come su un tappeto volante. Tra le tante prestigiose sedi che hanno ospitato interventi dell’artista segnaliamo: la Cattedrale Sé, Lisbona; la Chiesa di Saint-Eustache, Parigi; Santa Maria in Chiesa Rossa, Milano; la Cattedrale di Saint-Pierre, Ginevra; la Cattedrale Saints-Michel-et-Gudule, Bruxelles; la Basilica di San Martino Maggiore, Bologna; la Piramide del Louvre, Parigi; la Villa Medicea di Artimino e Villa Borghese a Roma.