Lunedì 10 febbraio alle ore 12.00, il museo Madre e Urban FabLab presentano al pubblico e alla stampa African Fabbers, progetto di innovazione sociale a cura di Paolo Cascone e Maria Giovanna Mancini.
Il progetto, che sarà ospitato alle Biennali d’Arte Contemporanea di Marrakech (17 febbraio – 3 marzo 2014) e Dakar (1 maggio – 16 giugno 2014) si pone come obiettivo l’interazione delle comunità di creativi europei ed africani attraverso workshop, progetti collaborativi e incontri pubblici.
Al Madre lo spazio dedicato alla attività educative del museo sarà trasformato, nell’autunno 2014, in un luogo temporaneo di produzione (FabLab) e sperimentazione di un’inedita combinazione di pratiche tradizionali e di progettazione avanzata, sostenuta da tecnologie a controllo numerico, al fine di sviluppare, attraverso processi partecipativi, prototipi ecologici per il vivere sostenibile. Saranno a questo scopo raccolte le esperienze maturate durante le Biennali di Marrakech e Dakar, nell’ambito di un workshop conclusivo che si terrà a settembre 2014.
African Fabbers svilupperà nelle diverse tappe un FabLab itinerante, concepito come atelier aperto e interdisciplinare. Il laboratorio ospiterà workshop, talks ed installazioni temporanee sui diversi temi del computational design, sempre combinando la sperimentazione di macchine utensili con l’uso di materiali locali e ecologici. Il museo Madre e gli altri partner del progetto intercettano la sfida del dibattito internazionale contemporaneo sulle più avanzate modalità di produzione eco-sostenibile che prefigurano, per la collettività, la possibilità di una reale democratizzazione dei processi ideativi e creativi.
In occasione della conferenza stampa sarà inoltre presentato il programma dei workshop delle singole tappe del progetto, che sottendono ad una fitta agenda di ricerca che coinvolge partner e istituzioni culturali internazionali. Questi workshop sono rivolti a studenti, designer, artigiani e creativi europei e africani selezionati in parte dalle istituzioni culturali partner del progetto, e in parte attraverso pubbliche open call internazionali.
Urban FabLab, laboratorio di ecologia urbana e fabbricazione digitale supportato da CodesignLab, è ospitato all’interno della Città della Scienza di Napoli e promuove sul territorio campano la cultura “design to make” integrando creatività, scienza e tecnologia.
Sostengono il progetto: Fondazione Idis/Città della Scienza (progetto KiiCS ), Fondazione InarCassa, in collaborazione con ESAV – Ecole Supérieure des Arts Visuels, il CFQMAM – Centre de Formation et Qualification dans le Métiers de l’Artisanat, Voice Gallery, Marrakech; Wasp, il partner tecnologico, mette a disposizione del progetto un prototipo di stampante 3D di grandi dimensioni per argilla e materiali naturali.