Antonio Biasiucci, Costellazione di Pane. © Antonio Biasiucci

365

Venerdì 19 maggio alle ore 18.00 (Biblioteca, primo piano) sarà presentato al museo Madre 365, progetto in forma di libro ideato e realizzato dalla casa editrice napoletana Ilfilodipartenope, con una novella di Stella Cervasio e fotografie originali di Antonio Biasiucci. Con l’autrice e il fotografo dialogheranno Lina Marigliano e Alberto D’Angelo (Ilfilodipartenope Editori Artigiani), la giornalista Paola De Ciuceis e la storica dell’arte Laura Del Verme, introdotti dal direttore del Madre Andrea Viliani.

La novella Il giorno del pane di Stella Cervasio è scandita nello spazio di 24 pagine, l’arco temporale di una giornata, e si svolge in un piccolo centro del Massiccio Centrale, nel sud-est della Francia: “Il paese viveva ogni anno il rito collettivo della nascita, della crescita, dell’uscita al mondo di quel figlio del tempo fatto di tre semplici cose: acqua, farina e corruzione. […] In quelle ore stabilite e scritte nei libri, a turno ogni famiglia prepara il pane per il proprio fabbisogno per tutti i 365 giorni che verranno. Noi sappiamo che il pane è figlio del tempo. Ma in quel paese di vecchi vulcani il prodotto della fatica umana non si doveva mai buttar via, perché non ve n’era bisogno”.
In un paesaggio completamente bianco e coperto dalla neve, i protagonisti Jan e Janice, insieme al gufo Granduca e al montone Sgarro, danno vita ad un intreccio di storie, le cui pagine sono numerate secondo un immaginario quadrante di orologio.

Il libro-progetto si apre con una mappa, una foto-leporello 20×60 cm di Antonio Biasiucci, intitolata Costellazione del pane: 12 pani come stelle sulla volta celeste. Tra le pagine un’altra fotografia 20×20 cm di Antonio Biasiucci: Il pane quotidiano. Le fotografie in “bianco e nero” del pane di Biasiucci sono come tante schegge di luce e ombra che si inseriscono nella storia. Sono 12 pani di forme diverse e dalla doppia anima, forse anche misteriosi reperti fossili, meteoriti, pianeti immersi in galassie ignote che vagano in uno spazio buio e nero… Costellazioni.

La casa editrice napoletana Ilfilodipartenope ha lavorato sulla fruizione temporale che il lettore farà del libro, attraverso l’ordine di lettura, lo scorrimento delle pagine, la materia e l’organizzazione delle parole e dei segni, e sulla rilegatura essenziale che, consentendo un’apertura a centottanta gradi, vuole restituire un tempo lento alla lettura. La tiratura è di 365 copie, come i giorni dell’anno. I libri sono numerati con numeri arabi da 1 a 365, le foto sono numerate con numeri romani da I a XII che indicano l’astro del mese a cui si riferiscono, seguiti da numeri romani per la successione dei giorni del mese d’appartenenza. Usando queste coordinate si riuscirà ad individuare la foto a quale mese e giorno dell’anno solare corrisponde.

Stella Cervasio (Napoli, 1961) è laureata in Lettere Moderne con una tesi su Apuleio di Madaura preso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Critico d’arte e giornalista di “Repubblica” dal 1985.

Antonio Biasiucci (Dragoni, 1961). Nel 1981 si trasferisce a Napoli, dove comincia una ricerca sugli spazi delle periferie urbane e sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio Vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro, con cui nasce una collaborazione che durerà fino alla sua scomparsa nel 1993. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e molte sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di musei e istituzioni in Italia e all’estero. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali.

Ilfilodipartenope è una casa editrice artigiana nata nel 2003 a Napoli con l’obiettivo di dar vita ad un luogo di ideazione e progettualità editoriale in cui il lavoro artigiano non fosse inteso semplicemente come riabilitazione della manualità ma anche come coscienza di tutti i partecipanti al progetto complessivo. Nell’Officina-Laboratorio di via Costantinopoli 48 a Napoli, Lina Marigliano e Alberto D’Angelo progettano, curano e realizzano libri, con pochissime parole e molti segni, o viceversa. Libri fatti pensando che dietro alle forma e ai segni ci sono le parole e che dietro alle parole ci sono le forme e i segni, linguaggi trasversali per rendere possibile la lettura del messaggio poetico. Il testo lascia lo spazio alla comunicazione visiva, tattile, per mezzo della natura e dell’origine della carta: la trasparenza, la rugosità, il colore, la rilegatura, il formato delle pagine, eventuali oggetti feticci, l’intervento degli artisti. Così il libro da opera individuale diventa opera comune, luogo di incontri di perizie al contempo artigianali, intellettuali e artistiche.