LINO FIORITO

Ferrara, Italia (1955), vive e lavora a Colonia, Germania


Lino Fiorito, Buchi Neri
2015
smalto spray su manifesto, ceramica
Collezione Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Museo Madre

Buchi neri è stata realizzata in reazione alla distruzione delle statue dei Buddha a Bamiyan in Afghanistan da parte dei talebani nel 2001, al bombardamento del sito archeologico di Palmira e all’attacco al museo di Mosul nel 2016. L’artista ha acquistato, in una libreria di Colonia, una serie di manifesti stampati con motivi islamici geometrici e applicando al centro degli stessi dello smalto spray nero, creando su ogni singolo foglio una sorta di buco nero. Secondo il fisico teorico Lee Smolin, i buchi neri non producono un annullamento della materia e dello spazio, ma una sorta di continua resurrezione dell’universo. L’azione dell’artista sui manifesti, inizialmente nata come gesto impulsivo, non intende rappresentare un atto puramente distruttivo ma l’apertura di un varco, di una possibile esistenza dell’immagine cancellata in un altro universo.