ADRIÁN BALSECA

Quito, Ecuador (1989), vive e lavora a Quito

Incisiones  2019

Diapositive B/N, proiettore, cerchione, base in acciaio

Courtesy dell’artista e Madragoa, Lisbona

 

 

The Skin of Labour  2016

16mm film trasferito in video digitale, 9’30”

Courtesy dell’artista e Madragoa, Lisbona

 

 

BadYear (fragments)  2020-2021

gomma naturale, acciaio

Questa installazione ha ricevuto il generoso sostegno di Elisa Estrada e Fabio Agovino

Commissionato per Rethinking Nature

Courtesy di Elisa Estrada

Attraverso la sua pratica artistica, Adrián Balseca indaga lo sfruttamento delle risorse naturali e del lavoro in Sud America e il rapporto di queste attività con la circolazione internazionale delle merci e dei flussi finanziari. Per Rethinking Nature, l’artista presenta un corpus di opere e di ricerche relative allo sviluppo dell’industria della gomma nell’Amazzonia ecuadoriana nel XIX e XX secolo, quando gli europei si resero conto delle potenziali applicazioni dei derivati dell’albero della gomma utilizzati dalle popolazioni indigene per impermeabilizzare gli indumenti. Con l’avvento del boom della gomma nel XIX secolo, i territori indigeni furono espropriati per creare piantagioni di alberi di gomma coltivate da comunità schiavizzate o mal retribuite. L’Amazzonia perse il primato nel mercato mondiale della gomma quando l’impero britannico sviluppò piantagioni in Malesia, Sri Lanka e Africa equatoriale. Il film muto The Skin of Labour rivela un paesaggio surreale in bianco e nero composto da alberi di gomma, la cui linfa bianca cola dentro dei guanti di lattice, quasi dei secondi strati di pelle spettrali che evocano le mani dei maschiatori di gomma. Il film è accompagnato da BadYear, un’installazione composta da elementi di gomma naturale. Facendo riferimento alla presentazione di frammenti di marmo antichi in musei archeologici, l’opera genera un’apparente archeologia industriale dello sviluppo storico degli pneumatici e dell’avvento dell’automobile come mezzo di trasporto dominante. Nell’opera Incisiones, l’artista attinge al suo archivio sui modelli di pneumatici delle grandi multinazionali della gomma (quale ad esempio la Firestone e la GoodYear) per riprodurne il design, scolpendo blocchi di legno delll’albero della gomma.

 

Dichiarazione dell’artista

Le foto, i film, i frammenti e i documenti qui raccolti rendono conto della mia ricerca sulla la finanziarizzazione e la tecnologizzazione dell’ordine naturale. Questi lavori si concentrano sul cosiddetto “boom della gomma” dell’inizio della seconda metà del XIX secolo nella regione amazzonica del Sud America. Sono particolarmente interessato alle ripercussioni socio-economiche di questo periodo industriale, e cerco di tracciare gli spostamenti e i dislocamenti dell’hevea brasiliensis nel mondo dopo il crollo del mercato in Amazzonia e la sintetizzazione della gomma per il consolidamento del progetto di sviluppo moderno. Queste idee abilitano un possibile “incontro” tra i manufatti e la loro origine biologica, che potrebbe aprire nuove strade verso la comprensione delle agende estrattiviste e del loro impatto ambientale sul territorio.