PROIEZIONI SU CORPO
Dal 1975 Fabio Mauri comincia a proiettare immagini su corpi e oggetti, interpretati come testimoni della storia. La fisicità del raggio luminoso che parte dal proiettore e si trasmette sullo schermo (oggetto o corpo) diventa metafora della nascita e della trasformazione del significato, un modello del rapporto tra l’attività intellettuale e la realtà esterna, storica, fisica e oggettuale. Un esperimento concreto, dimostrazione dei mutamenti del linguaggio, nell’incontro e nell’ibridazione con realtà diverse per connotazione e fini.
Le proiezioni su oggetti dalla serie Senza Ideologia saranno presentate al terzo piano del museo per tutto il periodo della mostra. Le due seguenti proiezioni su corpo saranno riproposte al terzo piano, invece, con il seguente calendario:
- Senza Ideologia – de Gastyne, “Giovanna D’Arco” – Proiezione su donna, 1975
proiezione in 8 mm
- Senza Ideologia – Kazan, “Viva Zapata!” – Proiezione su uomo, 1975
proiezione in 16 mm
· giovedì 24 novembre 2016 (anteprima stampa): ore 13.00-15.00
· venerdì 25 novembre 2016 (inaugurazione mostra): ore 19.30-21.30
· 26-27-28 novembre 2016 (weekend di apertura mostra): ore 11.00-13.00, ore 14.00-16.00 e ore 17.00-19.00
EVENTO SPECIALE INAUGURAZIONE MOSTRA
Inoltre, quale evento speciale per l’inaugurazione della mostra, durante la sera di venerdì 25 novembre 2016 sarà proiettata, dalle 19.00 alle 22.00 nel Secondo Cortile del museo, la seguente opera, eseguita per la prima volta nel cortile della Galleria Toselli di Milano:
- Senza, 1976
Pier Paolo Pasolini, “Uccellacci Uccellini”
proiezione su casa di ringhiera, 88 minuti
AZIONI PERFORMATIVE
Durante il periodo della mostra saranno riproposte alcune delle più famose azioni performative dell’artista:
- Ideologia e Natura, 1973
re-enactment dell’azione originale
Nel corso della performance, realizzata per la prima volta alla Galleria Duemila di Bologna, una giovane ragazza in divisa fascista di “Piccola Italiana” si spoglia e si riveste molte volte, spesso senza un ordine logico. Le variazioni nel modo di vestirsi con gli stessi indumenti modificano il valore ideologico della divisa: questo percorso verso la nudità simbolica evidenzia l’idea di natura che prevale su ogni abito imposto dalla cultura e dall’immaginazione ideologica di un determinato periodo storico. La performance verrà eseguita nella sala Re_PUBBLICA MADRE (piano terra) nei seguenti giorni e orari:
· venerdì 25 novembre 2016 (inaugurazione mostra): ore 19.30-21.30
· 26-27-28 novembre 2016 (weekend di apertura mostra): ore 10.30-12.30 e ore 15.00-17.00
· domenica 11 dicembre 2016, domenica 8 gennaio 2017, domenica 12 febbraio 2017: ore 10.30-12.30 e ore 15.00-17.00
· 4-5-6 marzo 2017 (weekend di chiusura mostra): ore 10.30-12.30 e ore 15.00-17.00
- Europa bombardata, 1978
re_enactment dell’azione originale con la stessa performer, Danka Schröder
Con questa performance Mauri partecipa alla rassegna Metafisica del quotidiano, a cura di Franco Solmi, all’interno della Chiesa di Santa Lucia a Bologna, adibita a palestra del Liceo Galvani e frequentata dallo stesso Mauri durante gli anni del Ginnasio. L’intento dell’artista è quello di ricreare una memoria storica del periodo fascista utilizzando frammenti di una memoria privata. Nell’edizione originale, nell’impossibilità di costruire l’intera scena immaginata (i forni crematori di Buchenwald), Mauri installa una targa con la frase “Il bombardamento dell’Europa non si potrà effettuare per motivi di sicurezza”, poi diventata parte integrante dell’azione in tutte le sue rappresentazioni successive. La performance verrà eseguita nella sala Re_PUBBLICA MADRE (piano terra) nei seguenti giorni e orari:
· venerdì 25 novembre 2016 (inaugurazione mostra): ore 20.00-22.00
· 26-27-28 novembre 2016 (weekend di apertura mostra): ore 11.00-13.00 e ore 15.30-17.30
· domenica 11 dicembre 2016, domenica 8 gennaio 2017 e domenica 12 febbraio 2017: ore 11.00-13.00 e ore 15.30-17.30
· 4-5-6 marzo 2017 (weekend di chiusura mostra): ore 11.00-13.00 e ore 15.30-17.30
- L’Espressionista, 1982
re-enactment dell’azione originale
La performance è estrapolata da Gran Serata Futurista 1909-1930 (1980), eseguita per la prima volta al Teatro Olimpico di Roma. Un ragazzo, vestito da sciatore d’epoca, si muove tra il pubblico, lo osserva, lo ritrae e lascia in dono i suoi disegni. La presenza degli sci ai piedi muta il rapporto dell’individuo con il luogo (teatro prima, museo oggi) introducendo un elemento esterno, simbolo della presenza solitaria e inospitale dell’artista nel mondo, che compie, con fatica, il tragitto dell’arte. La performance itinerante sarà visibile nei diversi spazi del museo che ospitano la mostra, nei seguenti giorni e orari:
· venerdì 25 novembre 2016 (inaugurazione mostra): ore 20.00-22.00
· 26-27-28 novembre 2016 (weekend di apertura mostra): ore 11.30-14.00 e ore 16.30-19.00
· domenica 11 dicembre 2016, domenica 8 gennaio 2017 e domenica 12 febbraio 2017: ore 11.30-14.00 e ore 16.30-19.00
· 4-5-6 marzo 2017 (weekend di chiusura mostra): ore 11.30-14.00 e ore 16.30-19.00
- Senza Titolo, 1992
re-enactment dell’azione originale
Eseguita per la prima volta allo Studio Casoli di Milano, l’azione affronta il tema dell’assenza di ideologia come pensiero estremo: nel vestirsi e spogliarsi davanti a uno specchio e due rastrelliere piene di abiti, una donna cerca un’identità in un mondo in cui l’abbattimento dei valori porta all’impossibilità di decidere. Il nudo sparisce diventando uno degli abiti. La performance verrà eseguita nella sala Re_PUBBLICA MADRE (piano terra) nei seguenti giorni e orari:
· venerdì 25 novembre 2016 (inaugurazione mostra): ore 19.30-21.30
· 26-27-28 novembre 2016 (weekend di apertura mostra): ore 10.30-12.30 e ore 15.00-17.00
· domenica 11 dicembre 2016, domenica 8 gennaio 2017 e domenica 12 febbraio 2017: ore 10.30-12.30 e ore 15.00-17.00
· 4-5-6 marzo 2017 (weekend di chiusura mostra): ore 10.30-12.30 e ore 15.00-17.00
