Laboratorio di ricerca collettiva tra i rituali del carnevale

a cura di Derek MF Di Fabio

Galline capovolte in balli di foglie è il titolo di una serie di cinque laboratori di trasformazione, rovesciamenti e rivestizione in cui le partecipanti e i partecipanti al laboratorio, guidati dall’artista, esploreranno il carnevale come spazio di memoria, possibilità e potenza collettiva.
Gli incontri inizieranno con la visione e approfondimento di alcuni temi del carnevale da ricerche storiche e antropologiche, il carnevale come atto di sovversione, gioco radicale e affermazione corporea. Le partecipanti e i partecipanti sono anche invitate e invitati a portare le loro esperienze, storie personali e racconti del carnevale, non solo locale.
Successivamente le persone saranno invitate a cimentarsi con alcune tecniche di lavorazione di elementi naturali per costruire maschere e oggetti. Ad esempio, intrecceranno piante e utilizzeranno anche materiali naturali, riciclati e a basso impatto ecologico. Il laboratorio si concluderà con una performance, durante la quale, tutti gli oggetti prodotti nel corso del laboratorio, saranno attivati.
Ogni laboratorio sarà composto da tre parti: visione e approfondimento di materiali, pratiche somatiche per incorporare quello che si incontra, costruzione di maschere e oggetti tramite piante e altri materiali.

La partecipazione è consigliata per l’intero ciclo di workshop per vivere appieno il percorso, ma è possibile iscriversi anche ai singoli incontri.

Orari
19/20.09.2025 ore 17.00 – 19.00
26.09.2025 ore 17.00 – 19.00
1/2.10.2025 ore 17.00 – 19.00
4.10.2025 Parata verticale ore 11.30

Informazioni
Laboratorio per adulti e ragazzi dai 14 anni in su
Negli spazi del museo Madre
Iscrizioni tramite l’indirizzo segreteria@madrenapoli.it
La partecipazione al laboratorio è gratuita fino ad esaurimento posti disponibili

Chi è Derek MF Di Fabio?
Derek MF Di Fabio (pronomi neutri – they/them) nasce nell’ombra di Milano e ha preso parte a collettivi come Abolitionist Jelly, Cherimus e Motel Lucie. Vive e lavora a Berlino.
Ha conseguito un master al Dutch Art Institute con una tesi sull’abolizione del carcere come pratica di transfemminismo quantistico.
La sua ricerca indaga la presenza dei corpi nello spazio e le modalità con cui la conoscenza si trasmette tra organismi e generazioni, mettendo in discussione le strutture di potere che regolano questi scambi. Il suo lavoro prende forma attraverso laboratori, scenografie, sculture, passeggiate audio ed eventi.
Recentemente ha performato al Castello di Rivoli, allo Special Program di Art City Bologna e collabora regolarmente con Almanac Projects.