Sui set di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito

Il progetto di promozione turistica e culturale del territorio irpino Irpinia: un sistema fra cultura e memoria, diretto da Maria Savarese e che ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee, torna al Madre per la presentazione del catalogo della mostra Sui set di Paolo Sorrentino – Fotografie di Gianni Fiorito conclusasi il 30 novembre all’Abbazia del Goleto.

La rassegna fotografica ha costituito una tappa fondamentale del progetto che, da agosto 2014 a gennaio 2015, ha visto e vedrà l’Irpinia protagonista dello scenario culturale internazionale contemporaneo attraverso la partecipazione di importanti personalità: da Ettore Scola a Toni Servillo, da Moni Ovadia a Piero Pizzi Cannella, da Andres Neumann a Fabrizio Gifuni. All’incontro, che si terrà venerdì 12 dicembre alle ore 18.00 presso la Biblioteca del museo, interverranno Gianni Fiorito e Luca Bigazzi, direttore della fotografia dei film di Paolo Sorrentino.

I due collaboratori del noto regista partenopeo offriranno al pubblico un ritratto inedito del cineasta, oltre che un affresco affascinante di ciò che accade dietro la macchina da presa, svelandone alcuni segreti dal loro punto di vista privilegiato. Luca Bigazzi racconterà della sua esperienza di direttore della fotografia, del suo approccio anomalo e poco tradizionale al set cinematografico e del lungo sodalizio lavorativo con Paolo Sorrentino. Un rapporto creato a partire da una luce concepita per ambienti e situazioni, anziché per singole inquadrature, tale da permettere una libertà di ripresa, adatta allo scarto improvviso e visionario del cinema di Sorrentino. La velocità, come fattore creativo. Gianni Fiorito condividerà con il pubblico, attraverso le sue parole e i suoi scatti, le “visioni” del regista napoletano e i diversi momenti che ne caratterizzano il lavoro: dalla costruzione dei personaggi nella fase del trucco agli spostamenti sul set alla ricerca dell’inquadratura giusta, dal lavoro delle maestranze accanto alle apparecchiature meccaniche alle fasi più intime di dialogo e confronto tra Sorrentino e i suoi attori.