Panos Aprahamian, More Spilled Blood Than Drinkable Water, 2025, frame del film. Courtesy l’artista

Panos Aprahamian
More Spilled Blood
Than Drinkable Water

Orari e biglietti

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre presenta al pubblico More Spilled Blood Than Drinkable Water di Panos Aprahamian, vincitore del premio Han Nefkens Foundation – Museu Tàpies Video Art Production 2024, che ha reso possibile la produzione di quest’opera. 

More Spilled Blood Than Drinkable Water (2025) è il terzo e ultimo capitolo del trittico tematico conosciuto informalmente come Trilogia di Karantina. Tutti e tre i cortometraggi si svolgono dentro o nei dintorni di Karantina, l’antico distretto di quarantena di Beirut, una delle aree più inquinate della città, per la sua vicinanza al porto, a un impianto di smistamento dei rifiuti e a un famigerato mattatoio oggi chiuso.

Nel film, la voce narrante, un’investigatrice del paranormale, racconta il suo percorso contemplativo lungo il corso del fiume come una discesa nel mondo sotterraneo, rivolgendosi ai composti chimici, agli echi spettrali, ai cattivi odori e alle presenze invisibili che abitano un paesaggio distopico fatto di flussi e stagnazioni. Mentre la camera segue le emersioni e le immersioni dell’acqua fluviale, coglie scorci di ecologie in deterioramento e le riflessioni tremolanti delle infrastrutture industriali, la narrazione intreccia cronologie storiche in una sequenza non lineare.

Fondendo realismo documentario, sequenze astratte e generi di finzione, l’opera scava lentamente negli strati profondi di dolore di un paesaggio ferito, abitato dagli spiriti di innumerevoli entità, umane e non umane, che vi hanno perso la vita. Trasformando il corpo d’acqua in un portale verso mondi intangibili e in uno specchio inquieto del presente, il lavoro di Aprahamian riflette e testimonia le conseguenze della violenza, del trauma storico e del degrado ambientale.

 

Han Nefkens Foundation – Museu Tàpies Video Art Production Grant costituisce un importante strumento di sostegno per la produzione artistica contemporanea nel campo della videoarte ed è assegnato annualmente a un artista visivo emergente dell’Asia centrale o occidentale. Oltre al supporto finanziario, il grant mette l’artista in contatto con una rete internazionale di istituzioni impegnate a presentare la nuova opera prodotta. In questo modo, i vincitori hanno l’opportunità di dialogare con professionisti del settore in ciascuna istituzione e di presentare il proprio lavoro in differenti contesti sociali, culturali e politici.

I partner dello Han Nefkens Foundation – Museu Tàpies Video Art Production Grant 2024 sono: NTU Centre for Contemporary Art Singapore; WIELS (Bruxelles, Belgio); Museum of Contemporary Art and Design (Manila, Filippine); Jameel Arts Centre (Dubai, EAU) e Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre (Napoli, Italia). NTU CCA Singapore è partner dello Han Nefkens Foundation – Museu Tàpies Video Art Production Grant dal 2019.

 

Panos Aprahamian (Libano, 1986) è uno scrittore, regista e artista dei media originario di Beirut, che attualmente vive e lavora a Berlino, in Germania. La sua pratica esplora la presenza spettrale del passato e del futuro nei corpi umani e non umani, nei paesaggi sacrificali, nelle pratiche culturali e nelle relazioni sociali. È stato borsista del Home Workspace Program presso Ashkal Alwan (Beirut, Libano) nel 2017–18 e docente nel Media Studies Program del Dipartimento di Belle Arti e Storia dell’Arte dell’American University of Beirut tra il 2019 e il 2021. I suoi film-saggio Odorless Blue Flowers Awake Prematurely e This Haunting Memory That Is Not My Own (entrambi del 2021) hanno ottenuto rispettivamente il Premio Ecumenico al 68º Festival Internazionale del Cortometraggio di Oberhausen (Germania, 2022) e il Premio della Giuria al 7º Festival Internacional Signos da Noite (Lisbona, Portogallo, 2021). Ha conseguito l’equivalente di una laurea in Media Arts presso la Lebanese Academy of Fine Arts, University of Balamand (2008), e un MA con lode in Documentary Film presso il London College of Communication, University of the Arts London, dove ha studiato come Caspian Arts Scholar.