Maurizio Elettrico, L’infante Demiurgo, 2022 (still frame)

XVIII Giornata del Contemporaneo

Ingresso gratuito al museo per tutti

Sabato 8 ottobre il Madre, partecipa alla 18esima Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani di cui è membro dal 2013, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Quest’anno la manifestazione manterrà un formato ibrido, fisico e digitale, e avrà come filo conduttore il tema dell’ecologia, connesso a quello della sostenibilità.

Per tutta la giornata i visitatori potranno accedere gratuitamente al museo, e potranno inoltre assistere alla presentazione in anteprima internazionale del film inedito di Maurizio Elettrico L’infante Demiurgo (2022), accompagnata da un nuovo allestimento dell’opera Glamstaxspalaman (2005), in collezione al Madre.

Collegandosi con il focus della giornata, le opere di Elettrico consentono di esplorare attraverso la finzione il tema delle trasformazioni antropiche della natura e delle conseguenze sociali che ne scaturiscono. La fantascienza, spesso erroneamente percepita come mera forma di intrattenimento letterario, diventa qui vero e proprio esercizio mentale e immaginifico per ripensare il futuro della vita sulla terra.

Alle ore 16.00 nella sala al piano terra si terrà una conversazione con l’artista, il saggista ed esperto di discipline esoteriche Massimo Marra, e la docente dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa Maria D’Ambrosio, alla quale sarà possibile accedere fino ad esaurimento posti disponibili.

La partecipazione del Madre alla Giornata del Contemporaneo sarà ulteriormente arricchita dallo SPAZIO C.R.E.A – Common Revaluation of Environment and Art, un open space didattico allestito nella Sala delle Colonne, concepito dall’associazione culturale riTROVO e dedicato alla creatività ecologica. Vi sarà possibile (ri)generare oggetti, opere o composizioni partendo da materiali scartati per giocare, riflettere e interagire nell’ambito dell’ecologia, prendendo spunto dall’universo immaginario concepito da Elettrico, di cui sarà prevista un’incursione per presentare un suo manufatto artistico realizzato con OERA, nuovo materiale plastico ottenuto dal riciclo di varie sostanze industriali. Il laboratorio è aperto al pubblico di qualsiasi età, che potrà liberamente partecipare alla creazione di nuove opere.

A metà tra una pièce teatrale e un film di fantascienza con effetti speciali, L’Infante Demiurgo presenta una trama ambientata in un lontano futuro in cui i progressi della tecnologia genetica hanno prodotto un radicale genetical-divide tra classi sociali. Da un lato la Bioaristocrazia, una nuova specie umana capace di reinventare la vita biologica generando così nuovi ecosistemi, e dall’altro gli umani “naturali” che, per scelta o per indigenza, sono rimasti privi di tali capacità “bio-demiurgiche”. I poteri pressoché illimitati della nuova classe elitaria, definita anche in quanto “Nuova Chiesa Universale”, hanno rovesciato l’attuale paradigma di controllo tecnico-scientifico, senonché invano, della natura e delle sue imprevedibili trasformazioni, in un vero e proprio godimento dell’abbondanza e del divenire, un’estasi del vivente e delle sue molteplici realtà. Tuttavia, per quanto questo mondo presenta un rapporto ripristinato dell’essere umano con la natura, dove l’intervento della Bioaristocrazia migliora e facilita il fiorire della vita biologica, questo universo apparentemente idilliaco e armonioso è pullulato da ingiustizie, rapporti egemonici e diatribe tra i vari clan che si sono formati all’interno della nuova struttura sociale. Le ipotesi di Elettrico sulla biologia e l’ambiente sono indiscernibili da riflessioni sul potere politico ed economico. Le vicende che ne scaturiscono contrassegnano le situazioni narrative che si snodano nei quattro atti che compongo l’opera filmica.

Come la maggior parte delle opere dell’artista, che siano disegni, installazioni, video o sculture, L’Infante Demiurgo e la macchina astrale dal titolo Glamstaxspalaman che accompagna il video con uno speciale allestimento, sono tratte da una serie di testi scritti nel corso di diversi anni dallo stesso Elettrico, dove la struttura del saggio filosofico incontra i luoghi della finzione speculativa. The New Empire (Edizioni Morra, 2004), la saga letteraria Lo Scoiattolo e il Graal, e L’Infante Demiurgo (Mimesi edizioni, 2009), sono parte di questa grande matrice letteraria, corredata da un ricco apparato iconografico, e dalla quale l’artista attinge per concretizzare delle opere che agiscono in quanto finestre su questo mondo. Questi lavori sono stati presentati nel corso degli anni alla Fondazione Morra, istituzione che ha avuto un ruolo fondamentale nell’accompagnare l’artista sin dagli esordi di questa ricerca.

Maurizio Elettrico, L’infante Demiurgo, 2022 (still frame).