Ceal Floyer

La prima mostra personale mai dedicata da un’istituzione pubblica al lavoro dell’artista Ceal Floyer.

Orari e biglietti

Il Madre di Napoli ospita la prima personale di Ceal Floyer (nato a Karachi, Pakistan, nel 1968, vive a Berlino) organizzata in una istituzione pubblica italiana. Quindici le opere selezionate dal curatore, Mario Codognato, ripercorrono la ricerca sviluppata dall’artista britannica tra i primi anni novanta – quando si è imposta all’attenzione della critica più attenta – ad oggi.

Vincitrice nel 2007 del prestigioso Preis der Nationalgalerie di Berlino e tra gli artisti invitati a esporre al 2008 Frieze Project (il programma speciale della Frieze Foundation realizzato annualmente in connessione con Frieze Art Fair e in collaborazione con la Fondation Cartier), Floyer si è imposta a livello internazionale con una ricerca, capace di coniugare insieme lo spirito dissacratore del dadaismo con i linguaggi della tradizione concettuale e minimalista.

Le sue installazioni-readymade, dal carattere spiccatamente site specific, sono meccanismi di riflessione sull’ovvio, che si avvalgono di un uso schietto della tecnologia video e audio, per mettere in scena l’illusione e l’assurdo. Con sottile ironia Floyer rivela il potere ambiguo o traslato di oggetti d’uso comune e di nessun valore, esibendo sotto i nostri occhi l’aspetto stra-ordinario di ciò che è ordinario, la complessità di ciò che è tanto semplice da rasentare il nulla. La scelta del titolo è parte integrante di ogni opera. Il doppio senso delle parole propone un duplice punto di vista sull’opera e sugli elementi che la compongono, costringendo lo spettatore a rinegoziare la propria percezione del mondo.