La scrittura visuale/La parola totale. Ultimo appuntamento

Si conclude il ciclo La poesia visuale/La parola totale, ampio programma di mostre e incontri realizzato nell’ambito di Progetto XXI in collaborazione con la Fondazione Morra/Museo Nitsch

Nell’ambito della rassegna espositiva La scrittura visuale/La parola totale, ampio programma di mostre e incontri, a cura di Giuseppe Morra, inauguratosi il 12 settembre 2014 sulla storia della poesia visuale partendo dal panorama internazionale per arrivare a quello nazionale, e con all’interno una sezione riservata ai giovani artisti, PRE POST ALPHABET, a cura di Eva Fabbris e Gigiotto del Vecchio, concepita come avvicinamento tra le opere delle figure cardine della poesia visiva e alcuni artisti di generazioni successive, la Fondazione Morra/Museo Nitsch con il PROGETTO XXI della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee presenta l’ultimo appuntamento della rassegna giovedì 15 gennaio alle ore 17.00.

 

Programma

  • ore 17.00, sala conferenze
    Luigi Esposito, compositore e performer napoletano nonché critico musicale, presenterà il volume Un male incontenibile Sylvano Bussotti artista senza confini (ed. Bietti), una biografia del grande compositore italiano. Esposito, allievo di Bussotti, racconta la vita e l’opera del maestro fiorentino, intervallando aneddoti e documentazione in un contenitore ricco di testimonianze, cronache, interviste e esecuzioni di pagine musicali. Alla presentazione interverranno Daniele Lombardi, celebre pianista e compositore fiorentino, Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE e Giuseppe Morra, direttore del Museo Nitsch.
  • ore 18.00, sala conferenze
    Nell’ambito della sezione PRE POST ALPHABET, l’artista Diego Tonus conversa con Eva Fabbris e Andrea Viliani, presentando il suo primo libro intitolato Five Cases of Intrusion, contenente le trascrizioni delle registrazioni risultanti dai dialoghi avuti con interlocutori incontrati durante le sue presentazioni in diverse città nel corso degli ultimi cinque anni. Oltre ai testi frutto delle molteplici esperienze avute con il pubblico, il libro contiene immagini narranti le varie interpretazioni della pratica dell’artista.
  • ore 19.00, sala centrale
    Sempre all’interno della sezione PRE POST ALPHABET, Gigiotto Del Vecchio presenterà l’installazione sonora “D’une part, 1987” “D’autre part, 7891” di Jan St. Werner, membro dei Mouse on Mars. L’installazione è costituita da registrazioni di due poemi tratti da Le homard cosmographique di Henri Chopin, “scratchati” dall’artista.
  • ore 20.00, sala centrale
    In conclusione si svolgerà un concerto di Daniele Lombardi per pianoforte, Suono Segno Gesto a Firenze. Il celebre musicista esegue brani di Sylvano Bussotti (Novelletta, 1973; Preludio Pianolibero Futuro, 2003), Giuseppe Chiari (Intervalli 1, 1950; Intervalli n.2 “Do”, 1950; MpDL, 1997; MpDL2, 1998; MpDL8, 1998) e alcune sue composizioni (Visualizzazione 1, 1973; Mitologie 4, 2002; Cosa può fare un pianista contro le guerre?). Distintosi per aver lavorato sulla musica delle avanguardie storiche del Novecento, Lombardi performa i brani, giocando con la velocità e la gestualità del suono.

 

La scrittura visuale/La parola totale è un evento esemplare perché salda rigore metodologico, originalità critica e capacità di coinvolgere il pubblico attraverso studi che analizzano le poetiche visuali dal punto di vista sia storico che delle ricerche artistiche di questi ultimi anni, per delinearne prospettive e sviluppi futuri. “Il senso della mostra, scandita lungo un ampio arco temporale e geografico, capace di riscrivere, agitandole, le stabili coordinate del tempo e dello spazio” – scrivono Giuseppe Morra e Loredana Troise – “non va rintracciato nelle singole opere, quanto nel gusto collettivo e universale delle possibilità espressive impiegate; intense e intessute di segni e linguaggi differenti, le parole/immagini confluiscono e si confondono tra desideri, interessi e passioni, prendono corpo e si distaccano dal testo classico e si fondono in un nuovo contesto, espandendo il proprio potere. La forza di questa impostazione risiede nella peculiarità di una pluralità di situazioni che raccontano l’eclettismo degli artisti della poesia visiva, le loro affascinanti personalità, la loro produzione di cui si avvertono, sottesi, tracce, suggestioni e fascini inediti. Il movimento della Scrittura Visuale, opponendosi alla massificazione culturale, ha attivato nel pubblico la capacità critica, nella reinvenzione e liberazione della parola scritta, di opporsi al conformismo che indugiava esclusivamente sulla parola o sul segno privo di significato”