Franco Mello e Guido Drocco, Cactus, Gufram Italia, 1972. Allestimento alla Fondazione Plart, 2017. Foto © Fabio Donato.

Provocazioni e Corrispondenze. Franco Mello tra arti e design

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee è lieta di annunciare, nell’ambito di PROGETTO XXI (ed. 2017), la mostra PROVOCAZIONI E CORRISPONDENZE. Franco Mello tra arti e design, a cura di Giovanna Cassese e realizzata in collaborazione con la Fondazione Plart presso la sua sede in via Martucci 48 a Napoli.

Una mostra ampia e attesa, dedicata alle principali e più radicali realizzazioni dalla produzione di Franco Mello, autore d’icone del design contemporaneo – come l’appendiabiti Cactus, progettato nel 1972 insieme a Guido Drocco per l’azienda Gufram – ma, soprattutto, e figura esemplare di un designer che ha creduto fin dall’inizio nel dialogo tra le arti, così come la Fondazione Plart che lo ospita.

La mostra inaugurerà il 9 marzo 2017 (ore 19.00) negli spazi della Fondazione Plart, a Napoli, dove sarà visitabile fino al 3 giugno 2017, con la partecipazione del designer sia all’inaugurazione che in occasione del workshop sulla conservazione e il restauro del design, previsto per il 4 aprile 2017.

Quella di Mello è una produzione varia e articolata, che spazia dal design alla fotografia, dalla grafica all’editoria, e che lo vede ricoprire i ruoli e le funzioni di artista, docente, creatore di gioielli e ideatore d’installazioni multimateriche. La sua attività ha avuto inizio negli anni Settanta, sullo scenario di una Torino all’avanguardia – quella di Germano Celant e dell’Arte Povera – in costante dialogo con critici e artisti. Da allora, è al centro di rilevanti rapporti con l’industria italiana, mostrando una feconda e profonda cultura del contemporaneo, capace di tradurre con straordinaria ironia e leggerezza le grandi potenzialità dei materiali plastici.

In mostra, armoniosamente allestiti su un supporto espositivo progettato da Félix Policastro, saranno esposti i famosi oggetti-scultura in poliuretano espanso prodotti per Gufram e Dog Design: tra questi, la Seduta Incastro, il Tavolo Erba, il Cactus, presentato in tutte le sue riedizioni prodotte dall’azienda piemontese fino allo Psychedelic Cactus del 2016 ad opera dello stilista Paul Smith, insieme alle sedute Suburbia, Mun e Mun Bis.

Un’altra sezione sarà dedicata all’attività grafica di Mello, con l’esposizione di libri d’artista, cataloghi e riviste d’arte, come i tre numeri della rivista “Materiali per l’Arte” e i libri curati con Giorgio Maffei e pubblicati dalla Galleria Persano di Torino: Sei Illustrazioni per gli scritti sull’arte antica di Johann J. Winckelmann di Giulio Paolini, L’arte è una scienza esatta di Claudio Parmiggiani e Pantomima di Marco Gastini, tre libri del 1977 di grande formato e di eccezionale qualità di stampa.

In mostra saranno esposti inoltre i gioielli di Michelangelo Pistoletto, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino, Marco Gastini, Matteo Bonafede, Aldo Spinelli: una selezione tratta della collezione Sfioro ideata nel 2013 dallo stesso Mello con Mauro Bonafede e Susanna Besio Tosco, in cui ogni artista coinvolto è stato invitato a progettare un gioiello poi realizzato in tiratura limitata con tecniche orafe artigianali quasi dimenticate.
Due video inediti e un’ampia selezione di foto realizzate dall’artista in piccolo e grande formato sono parte del percorso espositivo e scandiranno le voci di una produzione che spazia a tutto campo dall’arte, al design della comunicazione, al product design… perché, come scrive Flaviano Celaschi, Franco Mello è un prodotto bellico… che ha avuto la fortuna di vivere i migliori anni degli ultimi secoli… Lo ha fatto senza mai decidere che mestiere fare, senza mai vivere di lavoro, portandosi continuamente da un progetto all’altro in un’ansia di irrequietudine intrisa di pensiero riflessivo, senza mai chiedersi se fosse arte, design, editoria, grafica, televisione, allestimento, architettura, o altro.

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un volume sull’attività di Franco Mello edito da Gangemi Editori. Il catalogo conterrà nella prima parte interventi di Giovanna Cassese che attraverserà in un saggio tutta la poliedrica attività di Mello, Cecilia Cecchini e Alba Cappellieri che inquadreranno aspetti specifici della mostra, come quello sulle plastiche e i gioielli, e quello di Claudio Germak che inquadrerà la produzione di Mello nell’ambito del design e dell’industria in Piemonte. Il catalogo, nella seconda parte, presenterà, grazie al lavoro di raccolta dello stesso Mello, documenti su tutta la sua complessa produzione, dalle origini ad oggi, con la ripubblicazione di alcuni importanti testi critici che permetteranno di fare il punto su Mello fotografo, designer, grafico, editore, ideatore di giochi per bambini, creatore di allestimenti e packaging: da Francesco Poli a Edoardo Sanguineti, da Paolo Fossati a Mirella Bandini e Francesco De Bartolomeis. Così si.

Il 4 aprile 2017, nell’ambito della mostra, si terrà un workshop sulla conservazione e il restauro del design, a cura di Giovanna Cassese e del Dipartimento di Restauro del Plart. L’evento riprende il tema del convegno Il futuro del contemporaneo Conservazione e Restauro del Design, primo convegno internazionale sul tema tenutosi alla Fondazione Plart nel 2015 nell’ambito del Festival Internazionale di Design. Il workshop introdurrà i partecipanti alle problematiche di conservazione del design focalizzando l’attenzione sull’attività di Franco Mello, per comprendere l’intenzionalità delle sue opere, affrontando, nello specifico, i temi dei materiali e della tecnica, della permanenza e della sostenibilità.