Per_formare una collezione #1

Electa pubblica Per_formare una collezione #1, il quaderno che raccoglie e documenta il primo “capitolo” del progetto destinato a svilupparsi progressivamente nell’arco di un anno in più momenti, per assecondare la formazione in corso della collezione permanente del museo, che si concluderà, con la presentazione di tutte le opere che andranno a formale il primo nucleo della collezione del MADRE, entro il 2014. Una serie di quaderni bilingue italiano/inglese accompagna, documentandolo, ogni capitolo di questo progetto.

Per_formare una collezione #1 è una mostra in divenire – inaugurata il 21 giugno 2013 insieme alle mostre della stagione estiva del museo – che unisce la dimensione del museo come luogo di incontro, di partecipazione e di apprendimento all’idea di collezione come racconto di episodi significativi di una storia dell’avanguardia culturale a Napoli. Attraverso la collaborazione e il sostegno di artisti, collezionisti e galleristi, con base sia a Napoli che nel resto d’Italia, la collezione del museo è mostrata come processo in divenire basato sul confronto, come ritratto collettivo e luogo di una ri-scrittura della storia dell’arte italiana e internazionale, a partire da Napoli.

In questo primo capitolo l’attenzione non è posta su un tema, un gruppo o un periodo storico specifici, ma su artisti di generazioni diverse e le cui opere abbiano in comune un carattere variamente partecipativo e performativo, di azione e di riflessione condivisa con il pubblico. Le opere presenti in mostra e documentate nel quaderno sono state concepite dagli artisti come strumenti di pensiero e di relazione, fisica e mentale, e assumono le forme della performance, del testo, dell’azione teatrale, dell’happening, dell’installazione ambientale, del video e del film. Sono presenti anche nuove produzioni e opere storiche, prevalentemente realizzate o mostrate a Napoli dagli anni Sessanta del secolo scorso fino agli anni più recenti.

Il volume – a cura di Alessandro Rabottini e Eugenio Viola – dopo un’introduzione del Direttore del MADRE, Andrea Viliani, offre una scheda di approfondimento a cura di Alessandro Rabottini e Eugenio Viola, per ognuno degli artisti con un focus sulle loro opere più importanti che entrano a far parte della collezione permanente del museo, corredata da didascalie e descrizioni tecniche che riportano dettagli e caratteristiche di tutte le opere in mostra e acquisite (anche di quelle non riprodotte in volume). Dalla doppia versione de La rivoluzione siamo noi di Joseph Beuys alla serigrafia warholiana di Jackie Kennedy elaborata da Alighiero Boetti – selezionata, insieme ad altre, da Mario Garcia Torres in occasione della sua mostra “La Lezione di Boetti” – passando per i meno conosciuti e scultorei ‘poemi composti a macchina da scrivere’ di Carl Andre, le opere testuali di Arrigo Lora Totino, Tomaso Binga e Tim Rollins, i video, le installazioni filmiche e i disegni preparatori di Gianfranco Baruchello (Una settantina di idee, Notizie in due minuti, e il capolavoro Verifica incerta….), artista a cui sarà dedicato per tutto il 2014 lo spazio del mezzanino per presentarne l’intera produzione cinematografica. A queste opere si accompagnano la Praxis partenopea di Joseph Kosuth, il recente video di Nanni Balestrini Tristanoil, prodotto in occasione di dOCUMENTA(13) e donato dall’artista al museo, il Manuale per viaggiatori di Marinella Senatore, anch’esso donato al museo dall’artista, il wall text di Lawrence Weiner in italiano e napoletano, una delle tele della serie Autoritratto anonimo di Carlo Alfano. Si giunge infine alla sala dedicata alle produzioni napoletane di Living Theatre (con foto di Fabio Donato e un video di Mario Franco) al sipario di Lino Fiorito, all’opera performativa allestita sul tetto del museo del giovane artista americano Sam Falls, alle panchine in marmo di Domenico Bianchi e alla grande installazione nel cortile del museo del padre dell’happening Allan Kaprow: il quaderno si configura così come strumento contemporaneo e rigoroso per seguire l’evoluzione progressiva della collezione del MADRE, l’idea e il suo farsi.

Per_formare una collezione #1 propone un modo di vivere il museo all’insegna della molteplicità delle esperienze e delle voci, pensando al concetto di “collezione” come una raccolta di opere, ma anche di documenti e di testimonianze, al fine di ricostruire gli stratificati contesti sociali e culturali in cui le opere stesse sono state prodotte, recepite e interpretate. Uno strumento duplice che tiene conto del passato in una relazione attiva con il presente: il museo è interpretato sia come luogo di memoria e conservazione sia come laboratorio in cui sia possibile esercitare e formare quella stessa memoria e immaginare ipotesi di futuro. La collezione è costituita da una costellazione di materiali che permettono di sorpassare i criteri rigidi della storia dell’arte, come una forma di narrazione ormai formalizzata, per raccontare, al contrario, una molteplicità di storie e di discipline in cui dimensione locale e orizzonte internazionale si intrecciano e ridefiniscono reciprocamente. Per_formare una collezione #1 mira, come i capitoli che la seguirano, a declinare una collezione che, come un organismo vivente, cresce e si articola nel tempo sulla base dell’attività di ricerca del museo stesso, coordinata dal Dipartimento di ricerca del museo. Coniugando quindi ricerca d’archivio e committenza di nuove produzioni in situ.

SOMMARIO

Per_formare un museo
Per_forming a museum

Carlo Alfano

Carl Andre

Nanni Balestrini

Gianfranco Baruchello

Joseph Beuys

Domenico Bianchi

Tomaso Binga

Alighiero Boetti

Sam Falls

Lino Fiorito

Allan Kaprow

Joseph Kosuth

Living Theatre. Julian Beck, Fabio Donato, Mario Franco

Tim Rollins + K.O.S.

Marinella Senatore

Arrigo Lora Totino

Lawrence Weiner