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Opening Camille Henrot

Venerdì 1 luglio, dalle ore 19.00 alle ore 22.00, il Madre inaugura la mostra Luna di latte, dedicata all’artista francese Camille Henrot. La mostra, a cura di Cloé Perrone, esplora il significato culturale e simbolico del lunedì, il “giorno della luna, reinterpretando il lato oscuro della notte a cui esso è tradizionalmente connesso, in un preludio di prolifica e fantastica invenzione, che l’artista decide di condividere con il pubblico. Articolandosi nella presentazione di un centinaio di disegni e collage, sette sculture in diversi materiali e un ciclo di pitture murali, la mostra ci introduce non solo nell’intimità dell’ambiente di lavoro dell’artista, ma esplora il suo stesso processo ideativo e creativo, svelando materiali preziosi, inediti, in genere destinati a rimanere segreti: bozzetti, schizzi, disegni preparatori connessi sia alla mostra Monday, già presentata alla Fondazione Memmo di Roma, sia ai suoi sviluppi, che prederanno forma definitiva fra un anno, nella mostra personale dell’artista in programma al Palais de Tokyo di Parigi.

La serata inaugurale prosegue, dalle ore 22.00 alle ore 02.00, con le performance audiovisive del MADREload PARTY, nel Cortile interno del museo, a cura di Bruno La Mura e Marcello Lettera per Spazio Intolab. I dj Alfredo Petrarca (aka Audioal) e Dario Giuliani (aka JD) si alterneranno tra macchine digitali e controller analogici, presentando un percorso di ricerca nel campo delle avanguardie della musica elettronica. Sarà proposta una rielaborazione delle musiche di Joakim Lone Octet – musicista e compositore contemporaneo che ha collaborato con Henrot per il progetto audio/video Grosse fatigue, con cui l’artista ha vinto il Leone d’argento alla 55. Biennale di Venezia nel 2013 – nonché delle installazioni sonore esposte dall’artista alla Biennale di Gwangju e del progetto perfomativo Psychopompe, presentato al Centre Pompidou di Parigi nel 2011. Un back to back onirico e rarefatto, che si coniugherà con le proiezioni di Giuseppe Santillo, ispirate al percorso creativo di Henrot.

Durante la serata inaugurale sarà presente al museo il movimento E IL TOPO con l’azione performativa Il Manifesto Rubato (Sala della Musica, ore 22.00), durante la quale alcuni componenti del movimento saranno autori e allo stesso tempo vittime di azioni volte ad appropriarsi del loro stesso manifesto, custodito in un libro tascabile di recente pubblicazione (Un manifesto Topista, Edizioni Postmedia, Milano, 2016). E IL TOPO è un movimento internazionale e transgenerazionale portatore di un’attitudine sovversiva e libertaria, i cui progetti e azioni, sottilmente polemici, non conoscono né ruoli definiti né stili personali. Disseminati fra il pubblico, al Madre gli artisti daranno vita a situazioni imprevedibili e improvvise, dove ognuno, in modi e tempi diversi, interverrà per difendere e diffondere il libro e il suo manifesto. Autori degli interventi performativi: David Liver, Steve Piccolo, Martin Larralde, Giancarlo Norese, Gak Sato e Françoise Lonardoni, con riprese video di Armando della Vittoria. Artisti del movimento presenti: Gabriele Di Matteo, Piero Gatto, Angelo Leonardo, Francesca Napoli, Pietro Montone e Franco Silvestro.