Matronato alla carriera a Jimmie Durham

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee è lieta di annunciare il conferimento del Matronato alla carriera all’artista, saggista, poeta e attivista politico Jimmie Durham (Arkansas, 1940). Annunciato lo scorso 22 dicembre, in occasione della presentazione nel percorso della collezione permanente dell’opera di Durham Presepio (2016), la cerimonia di conferimento si svolgerà presso il museo Madre mercoledì 26 aprile 2017 alle ore 18.00 (Sala Re_PUBBLICA MADRE, piano terra), e sarà accompagnata da una laudatio in onore dell’artista, tenuta da Carolyn Christov-Bakargiev, direttore della GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea.

Giunto alla sua seconda edizione, il riconoscimento a Jimmie Durham celebra la profonda relazione fra l’artista internazionale e la città di Napoli e la Regione Campania, nonché una ricerca artistica improntata ad un supremo umanesimo nella sua difesa di ogni minoranza o differenza e nella sua la straordinaria capacità di dare dignità a ciò che è ai margini, ritenuto umile, povero ed effimero.
Queste le motivazioni in esteso del conferimento: “Dopo la prima edizione di questo riconoscimento, istituito dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee nel 2014 e conferito nello stesso anno a Mimmo Jodice – maestro assoluto della ricerca fotografica contemporanea e sublime ambasciatore nel mondo della civiltà mediterranea e della sua città, Napoli – la Fondazione Donnaregina è orgogliosa di conferire, mercoledì 26 aprile 2017, il secondo Matronato alla carriera a Jimmie Durham, artista internazionale che ha trovato negli ultimi anni a Napoli e in Campania molteplici ragioni di ispirazione per la sua ricerca artistica, improntata ad un supremo umanesimo.
Nella sua stringente indagine fra etica ed estetica, Durham è autore di un’arte intesa come decostruzione dei concetti cardine della cultura occidentale, volta a smantellare stereotipi e costrutti dominanti, ma che non rinuncia ad una proposta ricostruttiva conferendo alle componenti e ai materiali delle sue opere – come legno, pietra, plastica, carta, stoffa, ossa, oggetti dismessi e scarti, spesso rinvenuti nei luoghi in cui l’artista interviene – la possibilità di innescare una riflessione radicale sugli statuti stessi dell’arte e della realtà oggi.
Anche grazie a Jimmie Durham, oggi, Napoli e la Campania restano centri propulsori di cultura e civiltà contemporanee, luoghi di attrazione internazionale e aggregazione sociale, di sperimentazione e produzione, riflessione e condivisione delle più alte forme e pensieri contemporanei. Durham esprime un’arte intesa come difesa di ogni forma di espressione ed identitaria differente o considerata minoritaria, non solo a livello culturale; e quindi come rivendicazione ed occupazione di spazi e tempi di alternativa e di libertà che conferiscono un rinnovato senso di responsabilità al singolo e alla collettività; come rispetto e valorizzazione di ogni manifestazione dell’esistenza, accogliendo anche le espressioni più umili per ritrovare in esse e riconsegnarci la grandezza, l’armonia e l’universalità stessa del mondo che ci circonda”.