Roberto Cuoghi, PERLA POLLINA, 1996-2016, 2017 (veduta della mostra al MADRE · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli). Courtesy Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli. Foto © Amedeo Benestante.

Cuoghi_Diario Napoletano

Ultimo weekend per visitare la mostra Roberto Cuoghi. PERLA POLLINA, 1996 – 2016, organizzata da Centre d’Art Contemporain di Ginevra in collaborazione con il Madre di Napoli e Kölnischer Kunstverein di Colonia, che sarà ospitata al Madre (secondo piano, ala destra; Project room, piano terra) fino a lunedì 18 settembre 2017.

Per l’occasione i Servizi educativi del museo dedicheranno tutte le visite didattiche (sabato 16 e domenica 17 settembre, ore 11.00; lunedì 18 settembre, ore 11.00 e 17.00) alla scoperta di uno dei più enigmatici, misteriosi e affascinanti artisti della sua generazione, la cui opera Imitazione di Cristo, presentata al Padiglione Italia, è stata tra le più commentate della 57. Biennale di Venezia, riscuotendo l’enorme attenzione del pubblico, della critica e della stampa. Attenzione che coincide appunto con questa prima mostra retrospettiva di metà carriera dedicata all’artista, che comprende circa 70 opere che ripercorrono i venti anni della ricerca di Cuoghi, dal 1996 al 2016, documentandone e analizzandone i diversi aspetti. La mostra presenta e interconnette per la prima volta i principali cicli di opere dell’artista, interpretandoli quali veri e propri universi indipendenti e autonomi, oscuri e febbricitanti sistemi che valgono solo per se stessi, come una lingua che, paradossalmente, fosse parlata da una sola persona al mondo.

Ripercorrendo le visite guidate che nei mesi scorsi hanno permesso di collegare la mostra a alcuni dei luoghi più simbolici della storia culturale napoletana il giorno di chiusura della mostra, la giornata di lunedì 18 settembre 2017 sarà dedicata sui social network del museo (Facebook, Twitter, Instagram) a Cuoghi-Diario napoletano, un percorso che condurrà dal Madre all’Antica farmacia degli Incurabili, a Santa Maria del Purgatorio ad Arco e alla Cappella San Severo, fra foto ricordo e tracce di racconti postate dai visitatori, come fra possibili domande e risposte fra il museo e il suo pubblico digitale. E proprio una delle opere della mostra di Roberto Cuoghi tornerà ad essere protagoniste al Madre, in occasione della mostra collettiva Pompei@Madre. Materia Archeologica, riservando la possibilità di ulteriori connessioni fra spazi e tempi diversi, fra antico e contemporaneo.

Roberto Cuoghi (Modena, 1973; vive e lavora a Milano), studia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si trasferisce e dove attualmente vive e lavora. È uno dei tre artisti che ha rappresenta quest’anno l’Italia alla 57. Biennale di Venezia, Cuoghi è stato già vincitore nel 2009 della menzione speciale Tradurre Mondi alla 53. Biennale di Venezia e della menzione speciale nel 2013 alla 55. Biennale di Venezia. Oltre alla partecipazione ad alcune delle più importanti mostre periodiche internazionali – insieme alla Biennale di Venezia anche, fra le altre, Manifesta 4 a Francoforte (2002) IX Baltic Triennial of International Art, Vilnius e La sindrome di Pantagruel. T1-Torino Triennale (2005), Of Mice and Men. 4th Berlin Biennial (2006), 10000 Lives. Gwangju Biennale, Gwangju (2010) – all’artista sono state dedicate mostre personali da musei nazionali e internazionali quali, fra gli altri, DESTE Foundation, Atene (2016); Aspen Art Museum (2015); Le Consortium, Digione (2014-2015); New Museum, New York (2014); UCLA-Hammer Museum, Los Angeles (2011); ICA-Institut for Contemporary Art, Londra e Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, Torino (2008); Centre International d’Art et du Paysage de l’Île de Vassivière (2007); GAMeC, Bergamo (2003); GAM, Bologna (1997).

 

Partecipazione gratuita
Prenotazione consigliata
Sabato e domenica ingresso al museo a pagamento
Lunedì ingresso al museo gratuito