BachBox

 

Al confine tra la musica di Johann Sebastian Bach e l’elettronica con il pianoforte di Matthieu Mantanus e le suggestioni visive di Sara Caliumi.

Che tipo di creatività può stimolare l’incontro tra la musica di Johann Sebastian Bach e l’elettronica? La risposta in BachBox, evento in programma domenica 3 marzo alle ore 18.00 al Madre, promosso da Scabec S.p.A. in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee nell’ambito della rassegna “Contemporaneamente Antica” ideata dalla Fondazione Pietà de’ Turchini.

Uno spettacolare viaggio multimediale con il musicista svizzero Matthieu Mantanus e la visual designer Sara Caliumi, in cui notizie, spiritualità, viaggi, media o intelligenze artificiali emergono dalle note e dai temi musicali della Partita n. 1 in si bemolle maggiore BWV 825 per clavicembalo composta nel 1726 da J. S. Bach. Mantanus destruttura e alterna, fra pianoforte e computer, l’esecuzione dei singoli brani della Partita in Sib con reinvenzioni e variazioni elettroniche a sua firma, in un continuo crossover entro le pareti aperte del “BachBox”, scatola sonora in perenne trasformazione che trascina il pubblico da un mondo all’altro.

Dopo Revolution! (2014) e Intimacy (2015-2016), BachBox è la terza produzione del Jeans Music lab, fondato nel 2013 da Mantanus, in arte MHU,  pianista, direttore e divulgatore svizzero-belga classe 1978, bacchetta associata di Lorin Maazel al Festival di Castleton in Virginia e per lungo tempo alla testa dell’Orchestra Città di Ravenna. Uno sguardo sul nostro universo iperconnesso, visto attraverso la lente di un pilastro della musica occidentale, e accompagnato dalle creazioni visuali di Caliumi, specialista in videomapping architetturali e co-fondatrice del Prospectika Group.

Intepreti

Matthieu Manthanus: piano, keyboard & electronics
Sara Caliumi: visual design

Programma

Partita n. 1 in si bemolle maggiore BWV 825 di J.S. Bach
BachBox, Electronic variations on Bach BWV825 di Matthieu Mantanus (MHU)